21 Il Signore si adirò contro di me per causa vostra e giurò che io non avrei attraversato il Giordano e non sarei entrato nella buona terra che il Signore, tuo Dio, sta per darti in eredità. 22 Difatti io morirò in questa terra, senza attraversare il Giordano; ma voi lo attraverserete e possederete quella buona terra. 23 Guardatevi dal dimenticare l’alleanza che il Signore, vostro Dio, ha stabilito con voi e dal farvi alcuna immagine scolpita di qualunque cosa, riguardo alla quale il Signore, tuo Dio, ti ha dato un comando, 24 perché il Signore, tuo Dio, è fuoco divoratore, un Dio geloso. 25 Quando avrete generato figli e nipoti e sarete invecchiati nella terra, se vi corromperete, se vi farete un’immagine scolpita di qualunque cosa, se farete ciò che è male agli occhi del Signore, tuo Dio, per irritarlo, 26 io chiamo oggi a testimone contro di voi il cielo e la terra: voi certo scomparirete presto dalla terra in cui state per entrare per prenderne possesso, attraversando il Giordano. Voi non vi rimarrete lunghi giorni, ma sarete tutti sterminati. 27 Il Signore vi disperderà fra i popoli e non resterete che un piccolo numero fra le nazioni dove il Signore vi condurrà. 28 Là servirete a dèi fatti da mano d’uomo, di legno e di pietra, i quali non vedono, non mangiano, non odorano. 29 Ma di là cercherai il Signore, tuo Dio, e lo troverai, se lo cercherai con tutto il cuore e con tutta l’anima. 30 Nella tua disperazione tutte queste cose ti accadranno; negli ultimi giorni però tornerai al Signore, tuo Dio, e ascolterai la sua voce, 31 poiché il Signore, tuo Dio, è un Dio misericordioso, non ti abbandonerà e non ti distruggerà, non dimenticherà l’alleanza che ha giurato ai tuoi padri.
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Quando fin dal cap.1 ci siamo incontrati con questa decisione divina che impedisce l’ingresso di Mosè nella Terra, sembrava di capire che questo doveva essere o per la sua partecipazione colpevole al peccato del popolo, o per solidarietà con esso, mentre vi sarebbe entrata la generazione dei figli. Qui, ai vers.21-22, sembra di cogliere invece una specie di “sostituzione”: Mosè non attraverserà il Giordano…”ma voi lo attraverserete”. Mi sembra quasi suggerire che Mosè vi resterà fuori perchè gli altri vi entrino.
Per quanto riguarda i vers.23-31 pare si ponga un quesito di carattere generale. Fino almeno al ver.24 sembra che si tratti di una severa raccomandazione a “non dimenticare l’alleanza” e tutti i suoi contenuti, tra i quali viene ancora citato in modo privilegiato il pericolo dell’idolatria. Nella versione italiana e anche nelle versioni greca e latina sembra che questo sia il tono anche dei vers.25-26a. Sembra dunque di trovarsi in uno spazio di ammonizione. Ma dal ver.26b il discorso sembra declinare vero una inevitabile “previsione”! Cioè, di fatto, il popolo sarà infedele all’alleanza. E dunque sarà disperso tra i popoli, mentre nella Terra rimarrà solo un piccolo resto (ver.27). E peggio ancora: Israele servirà idoli di legno e di pietra!(ver.28).
Ma da questa “morte” della fede e della comunione con il suo Signore Israele risorgerà. Da quell’esilio dalla Terra e dalla Fede il popolo lo cercherà e lo troverà (ver.29). Anzi, secondo il ver.30, come dice alla lettera, “tutte quelle parole ti troveranno”! Mi piace molto questa proposta di traduzione, perchè sono certo di non essere io a trovare la Parola, ma e la Parola a trovare me. Allora, per puro dono divino, io posso “ascoltare la sua voce”! E questo avviene perchè, del tutto diversamente da come io faccio verso di Lui, “il Signore tuo Dio è un Dio misericordioso, non ti abbandonerà e non ti distruggerà, non dimenticherà l’alleanza che ha giurato ai tuoi padri”(ver.31)! Che infinita bellezza!
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
L’immagine del Dio geloso (v.24) ci fa capire meglio come grande, delicato, nuziale… sia il suo amore. E Gli dispiace vederci “invecchiati” (v.25): secondo una nota, la forma verbale usata per questo verbo indica che l’amato ha perso la sua freschezza spirituale, evidenzia una certa ottusità dei sensi, prodotta dalla forza dell’abitudine… Ma il cuore si apre alla speranza perché non siamo noi a trovare Lui, ma è Lui a cercare e trovare noi: come dice la bella traduzione di don Giovanni, “tutte quelle parole ti troveranno”.