MendicanteDon Giovanni, le ho già scritto una lettera personale per dirle che se da una parte vengo volentieri a messa nella nostra parrocchia, dall’altra sono molto infastidita da quella barriera di mendicanti che bisogna oltrepassare per entrare nella nostra chiesa. Lei non può fare proprio niente per togliere questo ingiusto disagio, che ne sono certa non solo a me da fastidio e crea difficoltà ? Con rispetto e riconoscenza.

Cara Signora pensavo di avere già risposto alla sua precedente lunga lettera, di cui peraltro ancora la ringrazio. Certo, riconosco che non ho saputo assecondare il desiderio che lei conferma in questo messaggio. Come già le scrivevo, le sono grato perchè la sua obiezione mi ha costretto a pensare più seriamente a questo problema. Lei ha visto che per me non c’è lo stesso disagio, perché conosco le due persone (non una barriera!) che chiedono l’elemosina alla domenica; loro vengono a trovarmi anche in altri giorni perché hanno bisogno di aiuto. So bene che cosa dovrei fare, e questa mattina ho incontrato nella mia povera preghiera una Parola della Prima Lettera di Pietro che mi ha confermato su quello che in qualche modo avevo intuito. In questo testo biblico si dice che siccome per la Pasqua di Gesù, adesso noi chiamiamo Dio nostro Padre e lo sappiamo Padre di tutta l’umanità, per questa felice vicenda siamo fratelli di tutti! Il mio dovere sarebbe quindi di far sì che quelle due persone non avessero bisogno di chiedere l’elemosina alla porta della nostra chiesa. Certo, se condividessi con loro il pane della mia tavola, loro potrebbero evitare quella penosa mendicità che io, e forse anche lei, Signora, non sapremmo mettere in atto. Accolgo volentieri dunque la sua osservazione, perché mi costringe ad aver ben presente la responsabilità che ci coinvolge a motivo dell’atto di amore che ha portato Gesù fino all’obbedienza della Croce. Le confesso che qualche volta mi sento un po’ sommerso e travolto dalla povertà della gente. Pietro nella sua Lettera ci avverte che qui nel mondo siamo come “all’estero”, dove l’amore affettuoso di nostro Padre non sempre è conosciuto e riconosciuto. Ma noi lo conosciamo perché per primi siamo stati da Lui soccorsi e nutriti. E’ quello che celebriamo in ogni Messa. Come sono “indietro” nel restituire un po’ di quel bene immenso che Dio Padre mi ha regalato! Aiutiamoci nel tentativo di far contento nostro Padre, nel volerci tutti un grande e fraterno bene.
Buona Domenica.

Don Giovanni.

Domenica 14 Aprile 2013.