Caro don Giovanni, le mando copia di un messaggio che tutti noi abitanti in città in un vecchio condominio abbiamo ricevuto da un nostro coabitante, e che mi ha molto addolorato e preoccupato. <Segnalo alla vostra attenzione che il proprietario di un appartamento al terzo piano ha dato gratuitamente un suo piccolo appartamento in prestito a una famiglia africana numerosa. Qui nessuno protesta e se andiamo avanti così cosa diventeremo? Noi siamo gente civile che vivono del lavoro e hanno diritto alla loro dignità. Dobbiamo protestare per questa cosa sbagliata>.
Caro amico, ringrazio il Signore che mi ha regalato di essere in una parrocchia piena di benevolenza e di amore fraterno, che non solo accetta che la canonica sia un po’ un accampamento, ma addirittura mi aiuta nell’ospitalità. Durante i mesi invernali dell’ “emergenza freddo” ogni sera un turno di famiglie e gruppi di giovani hanno accolto le persone che venivano a dormire, preparando per loro una cena e intrattenendosi con loro. Capisco e condivido il suo dispiacere. Il più possibile dobbiamo cercare di volere con tutti la pace e la concordia, ma oltre certi limiti non possiamo rinunciare a custodire la nostra solidarietà fraterna con tutti, a partire da chi è più povero e più debole. Chi ha il dono della fede sa che Dio è Padre di tutta l’umanità, e che chi accoglie fraternamente un fratello, accoglie il Signore! Chi non ha un riferimento di fede, sa che i nostri padri hanno tribolato e addirittura lottato perché ad ogni persona sia riconosciuta la dignità che in quanto persona gli spetta. Penso che difficoltà spiacevoli come quella che lei mi segnala siano alla fine positive, perché ci costringono a metterci davanti alla realtà facendoci responsabili di attenzioni e di scelte che interpellano la nostra coscienza umana e civile. Penso che il suo coinquilino che oggi protesta, voglia nello stesso tempo essere libero di dare a chi vuole la sua casa, alle condizioni che lui stesso ritiene giuste. E poi, alla fine, penso sia bene cercare il tesoro inestimabile di una serena pazienza. Per voler bene a tutti e per stare con tutti in pace. Buona Domenica a lei e a tutti gli abitanti del suo condominio. In Paradiso c’è posto per tutti e la misericordia del Signore ci farà tutti reincontrare.
Giovanni della Dozza.
Nota: Pubblicato su “Il resto del Carlino – Bologna” di domenica 22 Maggio 2016 nella rubrica “Cose di Questo mondo”.