9 È in lui che abita corporalmente tutta la pienezza della divinità, 10 e voi partecipate della pienezza di lui, che è il capo di ogni Principato e di ogni Potenza.
2 Commenti
Giovanni Nicolini
il 4 Maggio 2017 alle 12:57
Gesù è l’evento supremo della storia dell’umanità, e della realtà profonda di tutta la creazione!
In Lui tutto si raccoglie, si rivela e si dona in pienezza.
Tutto quello che lo ha preceduto è profezia e preparazione di Lui e per Lui!
Tutte le “religioni” e tutte le realtà spirituali, materiali e di pensiero vengono giudicate, rivelate e raccolte in Lui.
Non esiste realtà spirituale e morale che non sia presente in Lui.
La relazione con Lui apre e dona la relazione piena con Dio, con la creazione e con la storia.
Quello che ho scritto è un povero tentativo per dire che in Gesù e con Gesù tutto si raccoglie e tutto ci è donato.
Non c’è problema e non c’è speranza che non sia da Lui e in Lui considerato e redento e portato a pienezza.
Il ver.10 annuncia che di tutto questo noi siamo partecipi!
Infatti della sua pienezza citata al ver.9, noi siamo partecipi secondo il ver.10 (alla lettera dice “voi siete in Lui riempiti”!).
Egli è infatti “il capo di ogni Principato e di ogni Potenza”! Questi due termini vogliono indicare le realtà spirituali, intellettuali, culturali, politiche, estetiche, scientifiche … che dominano la realtà dell’umanità e del cosmo!
Tutto è relativo al Cristo del Signore.
Non perché tutto sia “falso”, ma perché in ogni modo tutto è “relativo” a Lui.
Scusate la mia povertà di fede e di cultura!
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
Roberto
il 4 Maggio 2017 alle 22:31
In lui, in Gesù, abita corporalmente tutta la pienezza della divinità: in un uomo come noi, in una “carne” come la nostra… La divinità non abita un altro pianeta, un altro mondo, ma frequenta il nostro, è tra di noi, fa parte della nostra storia. Anzi, di più: è in noi. Dice infatti: “voi partecipate della pienezza di lui”. Alla lettera, come dice Giovanni, “voi siete in Lui riempiti”: siamo inondati da quella stessa pienezza di Dio, dall’abbondanza della sua vita, della sua luce e amore. – Non è più necessario un tempio, non occorrono mediatori e riti…: basta guardarsi dentro e accogliere questa pienezza di Dio.
Gesù è l’evento supremo della storia dell’umanità, e della realtà profonda di tutta la creazione!
In Lui tutto si raccoglie, si rivela e si dona in pienezza.
Tutto quello che lo ha preceduto è profezia e preparazione di Lui e per Lui!
Tutte le “religioni” e tutte le realtà spirituali, materiali e di pensiero vengono giudicate, rivelate e raccolte in Lui.
Non esiste realtà spirituale e morale che non sia presente in Lui.
La relazione con Lui apre e dona la relazione piena con Dio, con la creazione e con la storia.
Quello che ho scritto è un povero tentativo per dire che in Gesù e con Gesù tutto si raccoglie e tutto ci è donato.
Non c’è problema e non c’è speranza che non sia da Lui e in Lui considerato e redento e portato a pienezza.
Il ver.10 annuncia che di tutto questo noi siamo partecipi!
Infatti della sua pienezza citata al ver.9, noi siamo partecipi secondo il ver.10 (alla lettera dice “voi siete in Lui riempiti”!).
Egli è infatti “il capo di ogni Principato e di ogni Potenza”! Questi due termini vogliono indicare le realtà spirituali, intellettuali, culturali, politiche, estetiche, scientifiche … che dominano la realtà dell’umanità e del cosmo!
Tutto è relativo al Cristo del Signore.
Non perché tutto sia “falso”, ma perché in ogni modo tutto è “relativo” a Lui.
Scusate la mia povertà di fede e di cultura!
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
In lui, in Gesù, abita corporalmente tutta la pienezza della divinità: in un uomo come noi, in una “carne” come la nostra… La divinità non abita un altro pianeta, un altro mondo, ma frequenta il nostro, è tra di noi, fa parte della nostra storia. Anzi, di più: è in noi. Dice infatti: “voi partecipate della pienezza di lui”. Alla lettera, come dice Giovanni, “voi siete in Lui riempiti”: siamo inondati da quella stessa pienezza di Dio, dall’abbondanza della sua vita, della sua luce e amore. – Non è più necessario un tempio, non occorrono mediatori e riti…: basta guardarsi dentro e accogliere questa pienezza di Dio.