6 Poi vidi, in mezzo al trono, circondato dai quattro esseri viventi e dagli anziani, un Agnello, in piedi, come immolato; aveva sette corna e sette occhi, i quali sono i sette spiriti di Dio mandati su tutta la terra. 7 Giunse e prese il libro dalla destra di Colui che sedeva sul trono. 8 E quando l’ebbe preso, i quattro esseri viventi e i ventiquattro anziani si prostrarono davanti all’Agnello, avendo ciascuno una cetra e coppe d’oro colme di profumi, che sono le preghiere dei santi, 9 e cantavano un canto nuovo: «Tu sei degno di prendere il libro e di aprirne i sigilli, perché sei stato immolato e hai riscattato per Dio, con il tuo sangue, uomini di ogni tribù, lingua, popolo e nazione, 10 e hai fatto di loro, per il nostro Dio, un regno e sacerdoti, e regneranno sopra la terra». 11 E vidi, e udii voci di molti angeli attorno al trono e agli esseri viventi e agli anziani. Il loro numero era miriadi di miriadi e migliaia di migliaia 12 e dicevano a gran voce: «L’Agnello, che è stato immolato, è degno di ricevere potenza e ricchezza, sapienza e forza, onore, gloria e benedizione». 13 Tutte le creature nel cielo e sulla terra, sotto terra e nel mare, e tutti gli esseri che vi si trovavano, udii che dicevano: «A Colui che siede sul trono e all’Agnello lode, onore, gloria e potenza, nei secoli dei secoli». 14 E i quattro esseri viventi dicevano: «Amen». E gli anziani si prostrarono in adorazione.
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La Parola di Dio oggi ci dona la figura dell’Agnello: è Gesù! E’ Lui quello di cui profetizzava il Quarto Canto del Servo in Isaia 53. Ed è Lui quello che ha accompagnato tutta la storia del Popolo di Dio a partire da quella notte in cui l’agnello è stato immolato nella Pasqua di Esodo 12. E’ di importanza decisiva tenere sempre vivo e forte il “contrasto” tra tutta la gloria e la potenza di cui l’Agnello è circondato e il suo essere “immolato”. Questa è la fonte e la ragione della sua potenza, radicalmente opposta alle potenze e alle glorie dei poteri mondani, e giudizio severo e definitivo nei loro confronti. Le corna sono il segno della sua potenza, una potenza universale, come dice il numero “sette”. I sette occhi esprimono la sua assoluta scienza-sapienza. E questi sette occhi sono i sette spiriti di Dio, cioè, ancora, la totalità del dono dello Spirito di Dio mandato su tutta la terra. Così il ver.6.
Ed è l’Agnello Colui che può prendere “il libro dalla destra di Colui che siede sul trono”(ver.7), e “di aprirne i sigilli, perché sei stato immolato” (ver.9). Questa immolazione è la fonte della liberazione dell’umanità dall’impero del male e della morte. Liberazione di tutta l’umanità: “uomini di ogni tribù, lingua, popolo e nazione” Ed ecco la nuova umanità: “Hai fatto di loro, per il nostro Dio, un regno e sacerdoti e regneranno sopra la terra” (ver.10). Tutto questo l’Agnello l’ha compiuto con il suo sangue, cioè con il suo sacrificio d’amore: questa è la potenza di Dio! E questo è “il canto nuovo”, cantato dai quattro esseri viventi e da quell’umanità nuova rappresentata dai ventiquattro anziani (ver.8). E l’intera umanità, rappresentata da loro, regnerà con l’Agnello.
Gli angeli del ver.11 sono innumerevoli, e cantano la gloria dell’Agnello che è stato immolato ed è “degno di ricevere potenza e ricchezza, sapienza e forza, onore, gloria e benedizione”. Al canto degli angeli si unisce il canto dell’intera creazione (ver.13). Mi piace oggi chiedere al Signore, insieme a voi, che possiamo anche tutti noi, oggi, a nome e in totale comunione d’amore con ogni uomo e donna della terra, a partire dai piccoli e dai poveri del Signore, unirci a questo immenso coro intorno alla meraviglia di Gesù, l’Agnello di Dio, che prende su di Sé il peccato del mondo e inaugura la creazione nuova.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.