1 E vidi nel cielo un altro segno, grande e meraviglioso: sette angeli che avevano sette flagelli; gli ultimi, poiché con essi è compiuta l’ira di Dio.
2 Vidi pure come un mare di cristallo misto a fuoco; coloro che avevano vinto la bestia, la sua immagine e il numero del suo nome, stavano in piedi sul mare di cristallo. Hanno cetre divine e 3 cantano il canto di Mosè, il servo di Dio, e il canto dell’Agnello:
«Grandi e mirabili sono le tue opere,
Signore Dio onnipotente;
giuste e vere le tue vie,
Re delle genti!
4 O Signore, chi non temerà
e non darà gloria al tuo nome?
Poiché tu solo sei santo,
e tutte le genti verranno
e si prostreranno davanti a te,
perché i tuoi giudizi furono manifestati».
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Devo confessare di essere molto tentato di interrompere il mio commentino su Apocalisse, perché avverto che mi sto avviando per un sentiero che potrebbe essere alla fine un vicolo chiuso. D’altra parte anche una semplice occhiata a note e commenti mi avverte che forse ho sbagliato strada. ma anche questo cap.15, già dal suo inizio con l’immagine dei sette angeli e dei sette flagelli, non riesco ad accoglierlo come l’annuncio di un castigo. Mi sento continuamente condotto verso la Croce del Signore, perché mi sembra che quest’ “ira di Dio” (ver.15) si compia proprio nel sacrificio d’amore di Gesù! Per questo il segno è “grande e meraviglioso”: perché è la potenza divina dell’Amore che vince il male e la morte. Mi sembra che non si possa pensare ad una specie di “atomica” che pone fine al conflitto con l’annientamento del nemico. Penso che il “Nemico” sia vinto se mai da tutti gli innocenti che muoiono per l’atomica, perché in tal modo essi sono partecipi di Colui che vince dando la vita e non dando la morte. Sono essi “coloro che avevano vinto la bestia .. e stavano in piedi sul mare di cristallo. Hanno cetre divine e cantano il canto di Mosè e il canto dell’Agnello” (vers.2-3).
Il ver.4 ricorda coloro che sono stati “battezzati” nel Mare Rosso: ed è il “canto di Mosè”. E sono infine “tutte le genti” che la potenza del sacrificio d’amore di Gesù, l’Agnello, conduce al Padre di tutta l’umanità. Non dimentichiamo che il cap.14 ci diceva che tutti loro “seguono l’Agnello dovunque vada” (14,4). Questa è la via della salvezza universale, quella che Mosè e il Popolo della Prima Alleanza hanno profetizzato nel Mar Rosso, e che ora è la via della salvezza di tutte le genti. Ed è la morte del male e della morte. Ma appunto non so se sto indicando una strada buona.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.