15 Figlio, nel fare il bene non aggiungere rimproveri e a ogni dono parole amare. 16 La rugiada non mitiga forse il calore? Così una parola è migliore del dono. 17 Ecco, una parola non vale più di un dono ricco? Ambedue si trovano nell’uomo caritatevole. 18 Lo stolto rimprovera senza riguardo, il dono dell’invidioso fa lacrimare gli occhi. 19 Prima di parlare, infórmati, cùrati ancor prima di ammalarti. 20 Prima del giudizio esamina te stesso, così al momento del verdetto troverai perdono. 21 Umìliati, prima di cadere malato, e quando hai peccato, mostra pentimento. 22 Nulla ti impedisca di soddisfare un voto al tempo giusto, non aspettare fino alla morte per sdebitarti. 23 Prima di fare un voto prepara te stesso, non fare come un uomo che tenta il Signore. 24 Ricòrdati della collera nei giorni della fine, del tempo della vendetta, quando egli distoglierà lo sguardo da te. 25 Ricòrdati della carestia nel tempo dell’abbondanza, della povertà e dell’indigenza nei giorni della ricchezza. 26 Dal mattino alla sera il tempo cambia, tutto è effimero davanti al Signore. 27 Un uomo saggio è circospetto in ogni cosa, nei giorni del peccato si astiene dalla colpa. 28 Ogni uomo assennato conosce la sapienza e rende omaggio a colui che la trova. 29 Quelli istruiti nel parlare, anch’essi diventano saggi, effondono come pioggia massime adeguate. Vale più la fiducia in un unico Signore che aderire a un morto con un cuore morto. 30 Non seguire le passioni, poni un freno ai tuoi desideri. 31 Se ti concedi lo sfogo della passione, essa ti renderà oggetto di scherno per i tuoi nemici. 32 Non rallegrarti per i molti piaceri, per non impoverirti con i loro costi. 33 Non ridurti in miseria per i debiti dei banchetti, quando non hai nulla nella borsa, perché sarà un’insidia alla tua propria vita.
1 Un operaio ubriacone non arricchirà, chi disprezza le piccole cose cadrà a poco a poco. 2 Vino e donne fanno deviare anche i saggi, ancora più temerario è chi frequenta prostitute. 3 Putredine e vermi saranno la sua sorte, chi è temerario sarà eliminato.
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Proviamo anche oggi a notare e a sottolineare alcune parole che richiamano particolarmente la nostra attenzione e la nostra riflessione.
Nei vers.15-18 il termine “parola”: contro il pericolo di “parole amare”, la parola può essere migliore del dono stesso che l’accompagna, e valere di più di quel dono.
L’uomo caritatevole porge insieme sia il dono sia la parola, diversamente dallo stolto che con la sua parola non buona imbruttisce il dono che l’accompagna.
I vers.19-27 ci portano nell’orizzonte del “tempo”, e della sua preziosità.
In particolare ci ricorda come sia importante il tempo che precede le azioni e le vicende della vita, come l’informarsi “prima di parlare” (ver.19) e il curarsi “prima di ammalarsi”!
Così l’esaminare se stessi “prima di essere giudicati”, per poter trovare perdono (ver.20), e così l’umiliarsi, cioè il farsi piccoli “prima di cadere ammalati”, e il poter mostrare il pentimento già avvenuto ancor prima di sbagliare: così il ver.21.
E se c’è un voto da soddisfare, farlo “prima di morire”! (ver.22), e quindi prepararsi adeguatamente “prima di fare un voto” (ver.23).
Per questo è bene ricordarsi sempre dei giorni della fine esposti alla prova (ver.24), come della carestia nel tempo dell’abbondanza, come della povertà e dell’indigenza nei giorni della ricchezza (ver.25).
Tale sapienza è preziosa perchè il tempo può cambiare rapidamente, “dal mattino alla sera e tutto è effimero davanti al Signore” (ver.26).
Ci sono tempi nei quali bisogna agire al contrario, e quindi “astenersi dalla colpa nei giorni del peccato” (ver27).
Dunque, è sempre la sapienza a permettere e a promuovere una vita buona: così i vers.27-29. Le passioni e i piaceri della vita vanno sempre guardati con molta saggezza! (vers.30-33). Vino e donne riducono in miseria e i più poveri sono i primi a pagare (Sir.19,1-3).
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
Com’è importante la parola, e usarla bene e per il bene! Il Siracide ci dà qui alcuni suggerimenti…, ma il pensiero corre all’insegnamento di Gesù: Il vostro parlare sia sì, sì, no, no! Il parlare rispettoso dei fratelli: Non dire “stupido” o “pazzo”! Il parlare che porta alla riconciliazione… Per non dire che lui stesso, il Signore Gesù, è la Parola di Dio e per suo mezzo sono state fatte tutte le cose. Ed è la Parola del Vangelo, il lieto annunzio…