6 Tuttavia la parola di Dio non è venuta meno. Infatti non tutti i discendenti d’Israele sono Israele, 7 né per il fatto di essere discendenza di Abramo sono tutti suoi figli, ma: In Isacco ti sarà data una discendenza; 8 cioè: non i figli della carne sono figli di Dio, ma i figli della promessa sono considerati come discendenza. 9 Questa infatti è la parola della promessa: Io verrò in questo tempo e Sara avrà un figlio. 10 E non è tutto: anche Rebecca ebbe figli da un solo uomo, Isacco nostro padre; 11 quando essi non erano ancora nati e nulla avevano fatto di bene o di male – perché rimanesse fermo il disegno divino fondato sull’elezione, non in base alle opere, ma alla volontà di colui che chiama –, 12 le fu dichiarato: Il maggiore sarà sottomesso al minore,13 come sta scritto: Ho amato Giacobbe e ho odiato Esaù.

Commento audio di d. Francesco Scimè dal canale Telegram “La lectio quotidiana” Rm 9,6-13.

Omelia partecipata a Sammartini su Rm 9,6-13

Omelia dialogata messa Dozza Rm 9,6-13 16.09.2024