8 Una cosa però non dovete perdere di vista, carissimi: davanti al Signore un solo giorno è come mille anni e mille anni come un solo giorno. 9 Il Signore non ritarda nel compiere la sua promessa, anche se alcuni parlano di lentezza. Egli invece è magnanimo con voi, perché non vuole che alcuno si perda, ma che tutti abbiano modo di pentirsi. 10 Il giorno del Signore verrà come un ladro; allora i cieli spariranno in un grande boato, gli elementi, consumati dal calore, si dissolveranno e la terra, con tutte le sue opere, sarà distrutta. 11 Dato che tutte queste cose dovranno finire in questo modo, quale deve essere la vostra vita nella santità della condotta e nelle preghiere, 12 mentre aspettate e affrettate la venuta del giorno di Dio, nel quale i cieli in fiamme si dissolveranno e gli elementi incendiati fonderanno! 13 Noi infatti, secondo la sua promessa, aspettiamo nuovi cieli e una terra nuova, nei quali abita la giustizia.
2 Pietro 3,8-13

Sono portato a pensare che l’espressione resa in italiano con “davanti al Signore” (ver.8), non significhi qui, o per lo meno, non significhi qui solamente “per il Signore”, ma anche e soprattutto “per noi riguardo al Signore”!
Provo a spiegarmi! A me sembra che ci sia un riferimento privilegiato alla nostra concreta esperienza interiore.
Tutti abbiamo, io credo, sperimentato sia la lunghezza straordinaria del tempo, sia la sua rapidità, la sua “quasi-immediatezza”! E questo, proprio nelle cose del Signore! Oggi Pietro ci regala una luminosa ”spiegazione-esplicitazione” di questo!
Ci dice che “la regola del tempo”, il criterio-guida del tempo del Signore (!), è la sua “pazienza”, la sua “longanimità”!
Questo provoca in qualcuno l’accusa di “lentezza”, e in altri, addirittura, come abbiamo ascoltato ai vers.3-4 di questo capitolo, l’affermazione che nulla cambia né può cambiare! No!! Ma Dio “non vuole che alcuno si perda, ma che tutti abbiano modo di pentirsi” (ver.9).
Qui vorrei precisare che il “pentimento” non è solo il movimento della conversione, ma è anche la vita nuova!!
E così Pietro ce la descrive: “… quale deve essere la vostra vita nella santità della condotta e nelle preghiere”.
E’ quella “vita nuova” che il Signore ci dona, affinchè possiamo viverla già fin d’ora, pur tra le tribolazioni del vecchio mondo che deve finire.
Fine che il ver.10 ci descrive!
Noi siamo chiamati a vivere già quei “nuovi cieli e una terra nuova, nei quali abita la giustizia” (ver.13)!
La profonda vocazione e condizione cristiana viene mirabilmente descritta al ver.12: voi “aspettate e affrettate la venuta del giorno di Dio …”
E dal ver.13: “Noi infatti, secondo la sua promessa, aspettiamo nuovi cieli e una terra nuova, nei quali abita la giustizia”.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
“Davanti al Signore un solo giorno è come mille anni e mille anni come un solo giorno”: con questa immagine, già presente nei salmi, l’autore ci comunica una realtà che noi non siamo in grado nemmeno di immaginare: Dio non può essere racchiuso nelle categorie di tempo e di spazio che ci sono abituali. Ebbene, questo ” Signore grande” ha una sola preoccupazione: che, nel tempo che ci è dato, “alcuno si perda, ma che tutti abbiano modo di pentirsi”. Attribuiamo a Dio tante “volontà”, ma quella che le Scritture ribadiscono più volte è la volontà che tutti accedano alla vita nuova, alla vita dei cieli nuovi e della nuova terra. Nel nuovo mondo abiterà la giustizia: giustificati grazie a Gesù, godremo di una perfetta armonia con Dio, nostro padre, e con una moltitudine di fratelli.