16 Per questo non ci scoraggiamo, ma, se anche il nostro uomo esteriore si va disfacendo, quello interiore invece si rinnova di giorno in giorno. 17 Infatti il momentaneo, leggero peso della nostra tribolazione ci procura una quantità smisurata ed eterna di gloria: 18 noi non fissiamo lo sguardo sulle cose visibili, ma su quelle invisibili, perché le cose visibili sono di un momento, quelle invisibili invece sono eterne.
2 Corinzi 4,16-18

E’ bellissimo invecchiare così! E’ veramente un grande regalo del Signore.
E non è solo, e non è tanto l’invecchiare dell’età, ma anche l’esperienza quotidiana della fragilità di tutto, e di come tutto si consumi!
Tutto, anche quello che sembra forte, potente e definitivo, sempre poi si rivela come passeggero e caduco!
Ma qui sta il miracolo di risurrezione e di vita che oggi la parola del Signore ci regala! E’ la quotidiana scoperta del nuovo, dell’imprevedibile e dell’inaspettato!
Dove questo “nuovo”, non è una qualsiasi novità, ma è, nell’orizzonte pasquale, la novità perenne che nasce da ciò che invecchia e finisce! E’ proprio Pasqua!
La nostra stessa vicenda di poveri peccatori amati dal Signore infinitamente misericordioso, ci mostra questa potenza e questo dono di “risurrezione”.
La stessa amarezza della condizione del peccatore è, per la misericordia del Signore, grembo di un dono nuovo!
Oggi è molto importante per noi chiedere di diventare consapevoli ed esperti di questa perenne novità interiore che il Signore genera in noi!
Io non posso dire di essere “esperto” di questa vera sapienza, eppure qualcosa mi sembra di percepire, anche a partire dall’esperienza del perdono sacramentale!
E lo vedo nella potenza di ogni vicenda di comunione d’amore: esposti sempre a vedere come facilmente la negatività invada e ferisca i nostri vincoli d’amore, siamo stupiti e commossi nel vedere come peraltro non solo l’amore non finisca, ma addirittura sia rinnovato e accresciuto anche dai passaggi di prova e di dolore!
Dunque, chiediamo oggi al Signore questa grazia!
Allora il “leggero peso della nostra tribolazione” (ver.17) opera in noi e per noi (così, più alla lettera) una quantità smisurata ed eterna di gloria (la traduzione anche qui non mi piace, ma non so proporre di meglio!).
Al ver.18 ecco la conclusione e l’esposizione più forte di quello che la Parola del Signore oggi vuole donarci: tra le cose visibili e quelle invisibili la differenza è assoluta! “Quelle visibili sono di un momento mentre le invisibili sono eterne”.
E’ un invito a considerare con più attenzione il mistero stesso della nostra persona. E il mistero di chi ci è accanto. E il mistero profondo e grande di tutti e di tutto!
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.