23 Il Dio della pace vi santifichi interamente, e tutta la vostra persona, spirito, anima e corpo, si conservi irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo. 24 Degno di fede è colui che vi chiama: egli farà tutto questo! 25 Fratelli, pregate anche per noi. 26 Salutate tutti i fratelli con il bacio santo. 27 Vi scongiuro, per il Signore, che questa lettera sia letta a tutti i fratelli. 28 La grazia del Signore nostro Gesù Cristo sia con voi.
Seleziona Pagina
Diverse parole concorrono in questo finale della lettera ad esigere e a sperare in una pienezza. Questa pienezza e’ interpretata e illuminata dal termine “pace”: “il Dio della Pace!”. Altre volte ne abbiamo parlato. La pace dice non solo la fine e l’assenza del conflitto, ma principalmente la pienezza della comunione d’amore. E’ gia’ molto arrestare il conflitto, ma e’ difficile farlo senza la chiarezza della prspettiva vera, che e’ appunto il volersi bene. Questo vale per il rapporto tra le persone come tra i popoli, le fedi e le culture, ed ha a sua fonte nella pace con Dio. Questa e’ infatti la sua volonta’: la pace. Bisogna in questo senso contrastare decisamente tutte le retoriche accuse di “pacifismo”: cercare sempre la pace, con tutti i mezzi e in tutti i modi, anche attraverso piccoli segni, e’ parte privilegiata del mistero cristiano, proprio perche’ in Gesu’ Dio si rivela pienamente come il Dio della pace. Senza questo, e’ del tuttto inutile ed e’ anche dannoso enfatizzare l’idea di un Dio della verita’ e della giustizia. E scusate la lunga premessa.
Questa attenzione privilegiata viene sostenuta nel nostro testo da parole importanti che accompagnano al ver.23 il termine della santificazione: “Il Dio della pace vi santifichi…”. La santificazione e’ azione divina che afferra e separa la persona umana e la trasferisce nell’orizzonte di Dio. Potrebbe essere fraintesa come una condizione solitaria e privilegiata, Ma siccome Dio e’ il Dio della pace, la santificazione e’ il ripudio di tutte le ragioni del conflitto e della divisione, ed e’ appunto la pienezza dell’amore! Ora, questa santificazione Paolo chiede avvenga “interamente”, riguardi “tutta la vostra persona”, e conservi la persona “irreprensibile”: sono tutte espressioni enfatiche per sottolineare appunto la pienezza di questa prospettiva. La vita cristiana e’ chiamata dunque a crescere indefinitamente verso la pienezza della pace di Dio! Ed e’ quello che Paolo chiede al Signore per i suoi figli e chiede ai suoi figli nel nome del Signore. Ed e’ certo che Dio “fara’ tutto questo”!
Insieme a Paolo, anch’io vi chiedo percio’ di pregare anche per me. Sono ben consapevole che io per primo devo cercare per me e per tutti questa via della pace. Ancora avverto pesante e ingombrante il cumulo di critiche, osservazioni, rimproveri, dicerie non benevole….assumiamoci pienamente la prospettiva finale di questa lettera. Certamente, facendone per tutti un testo di grande attenzione. E dandoci il “bacio santo”. Secondo Ivan Ilich questo bacio santo era il segno forte della “conspiratio”. Era dato sulla bocca e voleva celebrare la pienezza della comunione degli spiriti. Non credo sia necessario praticare un segno che potrebbe creare qualche imbarazzo. Ma penso che dobbiamo custodirne la sostanza e la radicalita’.
E qui ci fermiamo. Si entra oggi con la memoria della Chiesa di Gerusalemme che festeggia il Santo Re Davide nelle grandi celebrazioni de Natale. Il tre gennaio iniziamo insieme, se Dio vorra’, il sublime cammino della Lectio dei primi quaranta salmi. Sia questo per noi il modo gioioso e trepidante per celebrare la nascita di Gesu’: riconoscerlo come il Figlio di Davide e il Figlio di Dio nella sublime maternita’ di Maria.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
Quanto dovremmo darci da fare per la pace! Ci accontentiamo di stare a guardare cosa fa l’ONU (che cerca di fare pace mandando soldati) o altre grandi nazioni – cristiane – che vogliono imporre pace e democrazia con le loro armi. E anche noi (Italia), come altri Paesi progrediti, non possiamo fare a meno di costruire e vendere armi: c’è la crisi…, non possiamo rinunciare… D.Giovanni ha dato opportuni e utilissimi suggerimenti. –
Mi piace concludere riproponendo le due belle preghiere di questo testo biblico:
– Che il Dio della pace vi santifichi interamente, e tutta la vostra persona, spirito, anima e corpo, sia conservato irreprensibile per la venuta del Signore nostro Gesù Cristo. Amen.
– La grazia del Signore nostro Gesù Cristo sia con voi. Amen.
Il testo invita alla conversione. Posso prepararmi alla venuta di Dio, dando una santa e buona testimonianza. E’ un testo che mi interroga: come mi sto preparando al Natale? sto dando una buona e santa testimonianza della mia adesione al Vangelo?
La venuta di Gesù Bambino mi interpella personalmente perchè sia ben dsposto e preparato ad accoglierlo.
Maranathà