16 Siate sempre lieti, 17 pregate ininterrottamente, 18 in ogni cosa rendete grazie: questa infatti è volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi. 19 Non spegnete lo Spirito, 20 non disprezzate le profezie. 21 Vagliate ogni cosa e tenete ciò che è buono. 22 Astenetevi da ogni specie di male.
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Ho pensato di dover tener conto dell’ “ordine” con il quale Paolo consegna ai suoi figli queste disposizioni preziose. E credo sarebbe bene che anche noi ne facessimo il nostro criterio di interpretazione, di accoglienza e di azione per la nostra vita.
L’essere “sempre lieti” del ver.16 mi sembra indicazione più esigente di un semplice sentimento positivo davanti ad ogni evento. Mi sembra ci venga chiesta una concreta reazione gioiosa davanti ad ogni accadimento. E questo mi e’ suggerito dal saluto dell’Angelo a Maria: “Rallegrati, piena di grazia…”(Luca1,28). Penso cioè che il Signore ci chieda di accogliere ogni evento sempre come visita e dono che viene da Lui! E quindi con un esplicito segno di allegrezza.
A questo si lega intimamente il ver.16 con il suo “pregate ininterrottamente”, che mi pare voglia dirci quello spirito di preghiera che va oltre la preghiera materialmente pronunciata per essere piuttosto il vivere tutto davanti al Signore, nulla ricevendo se non da Lui, e quindi tutto confrontando e valutando davanti a Lui. Questo mi sembra accosti in modo essenziale i vers.16-17. Mi sembra ci faccia sperare che tutta la nostra vita si possa celebrare come all’interno della nostra relazione con Lui e nella ininterrotta “conversazione” con Lui.
Per questo, il rendere grazie in ogni cosa mi sembra la meravigliosa pienezza delle due precedenti indicazioni. E per questo mi sembra di cogliere nella seconda parte del ver.18 – “questa e’ infatti la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi” – il sigillo posto su queste tre indicazioni che descrivono compiutamente la nostra bella vita in comunione con il Signore.
Da qui, quasi come necessaria conseguenza, scaturiscono le indicazioni per il nostro atteggiamento davanti alla storia. La consapevolezza della presenza e dell’azione dello Spirito nella storia e’ norma privilegiata di prudenza evangelica. Siamo esposti infatti ad una tremenda brutalità, a partire da noi stessi, di violenza come di adesione ad eventi, a persone, a situazioni, senza cogliere con umile attenzione la presenza e l’azione dello Spirito in ogni vicenda. Cosi’ il ver.19 e la sua necessaria conseguenza al ver.20. Molto spesso siamo esposti a disprezzare le profezie, che il Signore ama collocare e far scaturire da situazioni e da persone che la mondanità guarda con sospetto e con disprezzo.
Grande e’ dunque la responsabilità delle due ultime indicazioni! E’ la responsabilità di “vagliare ogni cosa” per tenere cio’ che e’ buono e per astenersi da ogni specie di male. Cosi’ ai vers.21-22.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
“Siate sempre lieti, pregate ininterrottamente, in ogni cosa rendete grazie: questa infatti è volontà di Dio…”: come abbiamo stravolto il messaggio del Vangelo! Abbiamo connesso la volontà di Dio alle cose spiacevoli, dolorose dell’esistenza. Quando “ci capita” un evento negativo, diciamo rassegnati: Sia fatta la volontà di Dio! Povero Padre nostro, che si vede reso responsabile dei nostri mali! Invece, la volontà di Dio è questa: che siamo felici, lieti (e non solo nell’altra vita), che stiamo in comunione con lui (“pregate ininterrottamente”), e – piuttosto che chiedere o fare altro – ringraziare…