11 Voglia Dio stesso, Padre nostro, e il Signore nostro Gesù guidare il nostro cammino verso di voi! 12 Il Signore vi faccia crescere e sovrabbondare nell’amore fra voi e verso tutti, come sovrabbonda il nostro per voi, 13 per rendere saldi i vostri cuori e irreprensibili nella santità, davanti a Dio e Padre nostro, alla venuta del Signore nostro Gesù con tutti i suoi santi.
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Sono tre versetti che concludono il cap.3 con un’invocazione al Signore. Paolo spera che le buone notizie ricevute attraverso Timoteo possano diventare la realtà di un incontro diretto e pieno con i suoi figli di Tessalonica. In senso ampliato possiamo ricordare che la preghiera e’ sempre in certo modo richiesta che quello che si accoglie e si vive nella fede possa essere pienamente vissuto. E ancora si puo’ ritenere che ogni preghiera aspiri alla pienezza della comunione d’amore.
In attesa della pienezza dell’incontro, tutto questo si puo’ e si deve vivere nel supremo dono dell’amore, come ascoltiamo dal ver.12. L’amore e’ tale perche’ incessantemente cresce: “Il Signore vi faccia crescere e abbondare nell’amore”. E tale amore ha due grandi essenziali dimensioni. E’ “vicendevole” e “verso tutti”. Dunque l’amore e’ assolutamente incondizionato: ama le persone “come sono”, e non per quello che sono. Tale e’ l’amore di Dio per tutti i suoi figli! E tale e’ l’amore di Paolo per i suoi figli di Tessalonica.
Il ver.13 mi porta a proporvi un pensiero che dovete come sempre osservare con molta prudenza e molte riserve. Mi sono chiesto cioe’ cosa significhi quell’essere “saldi e irreprensibili i vostri cuori nella santita’”, e mi pare di cogliere qui l’indicazione dell’amore come”santita’”. La santita’ e’ comunione d’amore, senza limiti e senza condizioni. Cosi’ il ver.13 mi sembra intimamente legato al ver.12. Il peccato dice sempre separazione e solitudine. L’amore e’ il suo felice contrario.
La seconda parte del ver.13 mi sembra voglia esprimere la pienezza dell’amore come segno e proprieta’ della fine dei tempi, “al momento della venuta del Signore nostro Gesu’ con tutti i suoi santi”.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
“Il Signore vi faccia crescere e sovrabbondare nell’amore fra voi e verso tutti…”(v.12): una bella preghiera sulla bocca di Paolo! Mi stimola il commento di Giovanni, là dove dice che Dio ama le persone “come sono”, e non per quello che sono.
E questo amore incondizionato è per tutti noi. Ecco un altro “mistero”: non piacciamo (spesso) a noi stessi, ma piacciamo a Dio! Com’è possibile?, pensiamo; con questi evidenti difetti, limiti, errori.. Eppure è così: è addirittura innamorato dell’uomo, fino a realizzarlo perfettamente nel suo figlio Gesù…