Ho trovato nel mio Libro della Liturgia delle Ore questa lettera che il Cardinale Biffi mi ha scritto il 25 dicembre2001, giorno di Natale. La trascrivo volentieri perché anche i miei cari lettori possano riceverne la bellezza e la natalizia affettuosità. Lo faccio pensando che la possiate ricevere come mio regalino natalizio. Un regalino interessante soprattutto per chi di questo nostro singolare e impegnativo Pastore avesse un ricordo di diverso volto. Sono giorni nei quali ammiriamo la bontà e la fantasia del Signore nella persona del nostro nuovo Arcivescovo. È la prima volta che ho un Vescovo più giovane di me. Ma di anni, ne ha quindici in meno di me! Un ragazzo, insomma. Che mi piace amare come Padre.
E buoni auguri a tutti!
Caro don Giovanni, il Signore ti benedica e ti ricompensi per la grande e molteplice gioia che mi hai regalato. Mi hai rallegrato e consolato per la tua gratuita benevolenza e per la tua fattiva amicizia. Mi hai rallegrato e consolato con le belle notizie della Dozza e del fiorire in essa della vita cristiana.
Mi hai rallegrato e consolato persino con ciò che è biasimevole e non avresti dovuto fare, come il dare sontuosa e raffinata materia ai miei peccati di gola. Non dirlo a nessuno, ma anche solo l’aprire un pacco o frugare in un cesto mi dà ancora oggi un’esultanza invincibile, come ai tempi della mia umile infanzia quando una tale letizia era tanto più entusiasmante quanto più rara. Una infanzia – è evidente – dalla quale non sono uscito del tutto, nonostante la fine che ho fatto.
E anche lo scriverti questa lettera nella mattina di Natale, tra una liturgia e l’altra, accresce in me la festa di questo giorno tutto pervaso dalla grazia e dal giubilante ricordo dell’incredibile misericordia del nostro Dio.
+Giacomo Biffi.
Ma chi l’avrebbe mai detto !
Sono felice di cogliere un aspetto che mi mancava… Questa lettera aggiunge un po’ di simpatia ad una persona che non mi è mai parsa molto umana ma colta ed austera…Grazie