Veglia Pasquale nella Notte Santa
Le letture secondo il lezionario ufficiale sono:
Gen 1,1-2,2 Gen 22,1-18 Es 14,15-15,1 Is 54,5-14 Is 55,1-11
Bar 3,9-15+3,32-4,4 Ez 36,16-28 Rm 6,3-11 Mc 16,1-8
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CANTI PER LA DOZZA: VEDI DOPO I TESTI LITURGICI
Di seguito i testi liturgici della Veglia Pasquale nella Notte Santa
PRECONIO PASQUALE
Esulti il coro degli angeli
esulti l’assemblea celeste
un inno di gloria saluti
il trionfo del Signore risorto
Rit: La luce del re eterno *
ha vinto le tenebre del mondo
Gioisca la terra inondata da così grande splendore
la luce del re eterno ha vinto le tenebre del mondo
gioisca la madre Chiesa
splendente della gloria del suo Signore
e questo tempio tutto risuoni
per le acclamazioni del popolo in festa
Rit: La luce del re eterno *
ha vinto le tenebre del mondo
Ora fratelli carissimi presenti
allo splendore di questa santa luce
insieme con me vi prego invocate
la misericordia di Dio onnipotente
colui che non per mio merito si è degnato
di unirmi al numero dei leviti
infondendo lo splendore della sua luce
renda perfetta la lode di questo cero
Rit: La luce del re eterno *
ha vinto le tenebre del mondo
Il Signore sia con voi
E con il tuo spirito
In alto i nostri cuori
Sono rivolti al Signore
Rendiamo grazie al Signore nostro Dio
È cosa buona e giusta
È’ veramente cosa buona e giusta
esprimere con il canto l’esultanza dello spirito
e inneggiare
al Dio invisibile Padre onnipotente
e al suo unico Figlio Gesù Cristo nostro Signore
egli ha pagato per noi all’eterno Padre il debito di Adamo
e con il sangue sparso per noi
ha cancellato la condanna della colpa antica
Questa è la vera Pasqua
in cui è ucciso il vero agnello
che con il suo sangue consacra le case dei fedeli.
Questa è la notte
in cui hai liberato i figli d’Israele nostri padri
dalla schiavitù dell’Egitto
e li hai fatti passare illesi attraverso il Mare Rosso
Rit: Questa è la notte
che salva su tutta la terra i credenti nel Cristo
e li consacra all’amore del Padre
Questa è la notte
in cui hai vinto le tenebre del peccato
con lo splendore della colonna di fuoco.
Questa è la notte
che salva su tutta la terra i credenti nel Cristo
dall’oscurità del peccato e dalla corruzione del mondo
li consacra all’amore del Padre
e li unisce nella comunione dei santi.
Questa è la notte
in cui Cristo spezzando i vincoli della morte
risorge vincitore dal sepolcro
nulla infatti ci sarebbe valso nascere
se non fossimo stati redenti
Rit: Questa è la notte
che salva su tutta la terra i credenti nel Cristo
e li consacra all’amore del Padre
O immensità
del tuo amore per noi
o inestimabile
segno di bontà
per riscattare lo schiavo
hai sacrificato il tuo figlio.
Davvero era necessario il peccato di Adamo
che è stato distrutto con la morte del Cristo.
O felice colpa
che meritò di avere un così grande redentore.
O notte beata
che sola meritò di conoscere il tempo e l’ora
in cui Cristo è risorto dagl’inferi
Rit: Questa è la notte
che salva su tutta la terra i credenti nel Cristo
e li consacra all’amore del Padre
Questa è la notte
di cui è scritto la notte sarà illuminata come il giorno
notte mia luce nelle mie delizie
il santo mistero di questa notte
sconfigge il male lava le colpe
restituisce l’innocenza ai peccatori
e la gioia agli afflitti
mette in fuga l’odio e prepara la concordia
e piega i potenti
Rit: Questa è la notte
che salva su tutta la terra i credenti nel Cristo
e li consacra all’amore del Padre
O notte gloriosa
che riconduce la terra al cielo
e l’uomo al suo creatore
In questa notte di grazia
accogli Padre santo il sacrificio di lode
che la chiesa ti offre per mano dei suoi ministri
nella solenne liturgia del cero
frutto del lavoro delle api
simbolo della nuova luce.
Ormai conosciamo l’annuncio di questo cero
che il fuoco splendente accende in onore di Dio
il fuoco benché diviso per comunicare la luce
non per questo viene meno
si alimenta di cera che scioglie
prodotta dalla madre ape
come sostanza di questa preziosa luce
Rit: Questa è la notte
che salva su tutta la terra i credenti nel Cristo
e li consacra all’amore del Padre
O notte beata
in cui le cose celesti si uniscono alle terrene
le cose divine alle umane
ti preghiamo Signore
che questo cero offerto in onore del tuo nome
per illuminare l’oscurità di questa notte
risplenda di luce che mai si spegne
salga a te come profumo soave
si confonda con le stelle del cielo
lo trovi acceso la stella del mattino
quella stella che non conosce tramonto
Cristo tuo Figlio
che risuscitato dai morti
fa risplendere sugli uomini la sua luce serena
e vive e regna nei secoli dei secoli
Amen, Amen.
SOLO ALLA DOZZA prima delle letture
INVITO ALL’ASCOLTO
Shemà Israèl
shemà Israèl
Adonài Elohènu
Adonài ehàd
ascolta Israele shemà Israèl
ascolta Israele shemà Israèl
il Signore è nostro Dio Adonài Elohènu
il Signore è uno Adonài ehàd
Shemà Israèl shemà Israèl
shemà Israèl shemà Israèl
Adonài Elohènu Adonài Elohènu
Adonài ehàd Adonài ehàd
LITURGIA DELLA PAROLA
PRIMA LETTURA
Dal libro della Genesi (1,1 – 2,2)
In principio Dio creò il cielo e la terra. La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l’abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque. Dio disse: «Sia la luce!». E la luce fu. Dio vide che la luce era cosa buona e Dio separò la luce dalle tenebre. Dio chiamò la luce giorno, mentre chiamò le tenebre notte. E fu sera e fu mattina: giorno primo. Dio disse: «Sia un firmamento in mezzo alle acque per separare le acque dalle acque». Dio fece il firmamento e separò le acque che sono sotto il firmamento dalle acque che sono sopra il firmamento. E così avvenne. Dio chiamò il firmamento cielo. E fu sera e fu mattina: secondo giorno. Dio disse: «Le acque che sono sotto il cielo si raccolgano in un unico luogo e appaia l’asciutto». E così avvenne. Dio chiamò l’asciutto terra, mentre chiamò la massa delle acque mare. Dio vide che era cosa buona. Dio disse: «La terra produca germogli, erbe che producono seme e alberi da frutto, che fanno sulla terra frutto con il seme, ciascuno secondo la propria specie». E così avvenne. E la terra produsse germogli, erbe che producono seme, ciascuna secondo la propria specie, e alberi che fanno ciascuno frutto con il seme, secondo la propria specie. Dio vide che era cosa buona. E fu sera e fu mattina: terzo giorno. Dio disse: «Ci siano fonti di luce nel firmamento del cielo, per separare il giorno dalla notte; siano segni per le feste, per i giorni e per gli anni e siano fonti di luce nel firmamento del cielo per illuminare la terra». E così avvenne. E Dio fece le due fonti di luce grandi: la fonte di luce maggiore per governare il giorno e la fonte di luce minore per governare la notte, e le stelle. Dio le pose nel firmamento del cielo per illuminare la terra e per governare il giorno e la notte e per separare la luce dalle tenebre. Dio vide che era cosa buona. E fu sera e fu mattina: quarto giorno. Dio disse: «Le acque brulichino di esseri viventi e uccelli volino sopra la terra, davanti al firmamento del cielo». Dio creò i grandi mostri marini e tutti gli esseri viventi che guizzano e brùlicano nelle acque, secondo la loro specie, e tutti gli uccelli alati, secondo la loro specie. Dio vide che era cosa buona. Dio li benedisse: «Siate fecondi e moltiplicatevi e riempite le acque dei mari; gli uccelli si moltìplichino sulla terra». E fu sera e fu mattina: quinto giorno. Dio disse: «La terra produca esseri viventi secondo la loro specie: bestiame, rettili e animali selvatici, secondo la loro specie». E così avvenne. Dio fece gli animali selvatici, secondo la loro specie, il bestiame, secondo la propria specie, e tutti i rettili del suolo, secondo la loro specie. Dio vide che era cosa buona. Dio disse: «Facciamo l’uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza: dòmini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutti gli animali selvatici e su tutti i rettili che strisciano sulla terra». E Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò: maschio e femmina li creò. Dio li benedisse e Dio disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra e soggiogatela, dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente che striscia sulla terra». Dio disse: «Ecco, io vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra, e ogni albero fruttifero che produce seme: saranno il vostro cibo. A tutti gli animali selvatici, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli esseri che strisciano sulla terra e nei quali è alito di vita, io do in cibo ogni erba verde». E così avvenne. Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona. E fu sera e fu mattina: sesto giorno. Così furono portati a compimento il cielo e la terra e tutte le loro schiere. Dio, nel settimo giorno, portò a compimento il lavoro che aveva fatto e cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro che aveva fatto.
Salmo responsoriale (dal salmo 103)
Rit. Manda il tuo Spirito
e tutto è creato
e rinnova la faccia della terra
Benedici il Signore, anima mia!
Sei tanto grande, Signore, mio Dio!
Sei rivestito di maestà e di splendore,
avvolto di luce come di un manto. Rit.
Quante sono le tue opere, Signore!
Le hai fatte tutte con saggezza;
la terra è piena delle tue creature.
Benedici il Signore, anima mia. Rit.
SECONDA LETTURA
Dal libro della Genesi (22,1-18)
In quei giorni, Dio mise alla prova Abramo e gli disse: «Abramo!». Rispose: «Eccomi!». Riprese: «Prendi tuo figlio, il tuo unigenito che ami, Isacco, va’ nel territorio di Mòria e offrilo in olocausto su di un monte che io ti indicherò». Abramo si alzò di buon mattino, sellò l’asino, prese con sé due servi e il figlio Isacco, spaccò la legna per l’olocausto e si mise in viaggio verso il luogo che Dio gli aveva indicato. Il terzo giorno Abramo alzò gli occhi e da lontano vide quel luogo. Allora Abramo disse ai suoi servi: «Fermatevi qui con l’asino; io e il ragazzo andremo fin lassù, ci prostreremo e poi ritorneremo da voi». Abramo prese la legna dell’olocausto e la caricò sul figlio Isacco, prese in mano il fuoco e il coltello, poi proseguirono tutti e due insieme. Isacco si rivolse al padre Abramo e disse: «Padre mio!». Rispose: «Eccomi, figlio mio». Riprese: «Ecco qui il fuoco e la legna, ma dov’è l’agnello per l’olocausto?». Abramo rispose: «Dio stesso si provvederà l’agnello per l’olocausto, figlio mio!». Proseguirono tutti e due insieme. Così arrivarono al luogo che Dio gli aveva indicato; qui Abramo costruì l’altare, collocò la legna, legò suo figlio Isacco e lo depose sull’altare, sopra la legna. Poi Abramo stese la mano e prese il coltello per immolare suo figlio. Ma l’angelo del Signore lo chiamò dal cielo e gli disse: «Abramo, Abramo». Rispose: «Eccomi!». L’angelo disse: «Non stendere la mano contro il ragazzo e non fargli niente! Ora so che tu temi Dio e non mi hai rifiutato tuo figlio, il tuo unigenito». Allora Abramo alzò gli occhi e vide un ariete, impigliato con le corna in un cespuglio. Abramo andò a prendere l’ariete e lo offrì in olocausto invece del figlio. Abramo chiamò quel luogo «Il Signore vede»; perciò oggi si dice: «Sul monte il Signore si fa vedere». L’angelo del Signore chiamò dal cielo Abramo per la seconda volta e disse: «Giuro per me stesso, oracolo del Signore: perché tu hai fatto questo e non hai risparmiato tuo figlio, il tuo unigenito, io ti colmerò di benedizioni e renderò molto numerosa la tua discendenza, come le stelle del cielo e come la sabbia che è sul lido del mare; la tua discendenza si impadronirà delle città dei nemici. Si diranno benedette nella tua discendenza tutte le nazioni della terra, perché tu hai obbedito alla mia voce».
Salmo responsoriale (dal salmo 15)
Rit. Questi è il Figlio mio diletto,
mi sono compiaciuto in lui
questi è il Figlio mio diletto, ascoltatelo
Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:
nelle tue mani è la mia vita.
Io pongo sempre davanti a me il Signore,
sta alla mia destra, non potrò vacillare. Rit.
Per questo gioisce il mio cuore
ed esulta la mia anima;
anche il mio corpo riposa al sicuro,
perché non abbandonerai la mia vita negli inferi,
né lascerai che il tuo fedele veda la fossa. Rit.
TERZA LETTURA
Dal libro dell’Esodo (14,15-15,1)
In quei giorni, il Signore disse a Mosè: «Perché gridi verso di me? Ordina agli Israeliti di riprendere il cammino. Tu intanto alza il bastone, stendi la mano sul mare e dividilo, perché gli Israeliti entrino nel mare all’asciutto. Ecco, io rendo ostinato il cuore degli Egiziani, così che entrino dietro di loro e io dimostri la mia gloria sul faraone e tutto il suo esercito, sui suoi carri e sui suoi cavalieri. Gli Egiziani sapranno che io sono il Signore, quando dimostrerò la mia gloria contro il faraone, i suoi carri e i suoi cavalieri». L’angelo di Dio, che precedeva l’accampamento d’Israele, cambiò posto e passò indietro. Anche la colonna di nube si mosse e dal davanti passò dietro. Andò a porsi tra l’accampamento degli Egiziani e quello d’Israele. La nube era tenebrosa per gli uni, mentre per gli altri illuminava la notte; così gli uni non poterono avvicinarsi agli altri durante tutta la notte. Allora Mosè stese la mano sul mare. E il Signore durante tutta la notte risospinse il mare con un forte vento d’oriente, rendendolo asciutto; le acque si divisero. Gli Israeliti entrarono nel mare sull’asciutto, mentre le acque erano per loro un muro a destra e a sinistra. Gli Egiziani li inseguirono, e tutti i cavalli del faraone, i suoi carri e i suoi cavalieri entrarono dietro di loro in mezzo al mare. Ma alla veglia del mattino il Signore, dalla colonna di fuoco e di nube, gettò uno sguardo sul campo degli Egiziani e lo mise in rotta. Frenò le ruote dei loro carri, così che a stento riuscivano a spingerle. Allora gli Egiziani dissero: «Fuggiamo di fronte a Israele, perché il Signore combatte per loro contro gli Egiziani!». Il Signore disse a Mosè: «Stendi la mano sul mare: le acque si riversino sugli Egiziani, sui loro carri e i loro cavalieri». Mosè stese la mano sul mare e il mare, sul far del mattino, tornò al suo livello consueto, mentre gli Egiziani, fuggendo, gli si dirigevano contro. Il Signore li travolse così in mezzo al mare. Le acque ritornarono e sommersero i carri e i cavalieri di tutto l’esercito del faraone, che erano entrati nel mare dietro a Israele: non ne scampò neppure uno. Invece gli Israeliti avevano camminato sull’asciutto in mezzo al mare, mentre le acque erano per loro un muro a destra e a sinistra. In quel giorno il Signore salvò Israele dalla mano degli Egiziani, e Israele vide gli Egiziani morti sulla riva del mare; Israele vide la mano potente con la quale il Signore aveva agito contro l’Egitto, e il popolo temette il Signore e credette in lui e in Mosè suo servo. Allora Mosè e gli Israeliti cantarono questo canto al Signore e dissero:
Cantico (da Esodo 15)
Rit. Levate un canto in onore del Signore
levate un canto al Signor
levate un canto al Signore
che molto si esaltò
carro e cavallo gettò nel mar
È mia forza e mio canto il Signor
egli soltanto è stato mia salvezza
è il mio Dio e lo voglio esaltare
il Dio di mio padre ed io lo voglio lodare
ed io lo voglio lodar Rit.
Hai guidato col tuo amore
questo tuo popolo che hai riscattato
tu l’hai condotto con la tua grande forza
fino alla dimora del tuo santo nome
del tuo santo nome Rit.
QUARTA LETTURA
Dal libro del profeta Isaia (54,5-14)
Tuo sposo è il tuo creatore, Signore degli eserciti è il suo nome; tuo redentore è il Santo d’Israele, è chiamato Dio di tutta la terra. Come una donna abbandonata e con l’animo afflitto, ti ha richiamata il Signore. Viene forse ripudiata la donna sposata in gioventù? – dice il tuo Dio. Per un breve istante ti ho abbandonata, ma ti raccoglierò con immenso amore. In un impeto di collera ti ho nascosto per un poco il mio volto; ma con affetto perenne ho avuto pietà di te, dice il tuo redentore, il Signore. Ora è per me come ai giorni di Noè, quando giurai che non avrei più riversato le acque di Noè sulla terra; così ora giuro di non più adirarmi con te e di non più minacciarti. Anche se i monti si spostassero e i colli vacillassero, non si allontanerebbe da te il mio affetto, né vacillerebbe la mia alleanza di pace, dice il Signore che ti usa misericordia. Afflitta, percossa dal turbine, sconsolata, ecco io pongo sullo stibio le tue pietre e sugli zaffìri pongo le tue fondamenta. Farò di rubini la tua merlatura, le tue porte saranno di berilli, tutta la tua cinta sarà di pietre preziose. Tutti i tuoi figli saranno discepoli del Signore, grande sarà la prosperità dei tuoi figli; sarai fondata sulla giustizia. Tieniti lontana dall’oppressione, perché non dovrai temere, dallo spavento, perché non ti si accosterà.
Salmo responsoriale (dal salmo 29)
Rit. U) alzati alzati, vieni mia sposa
D) alzati alzati, dice il Signore
T) o mia colomba mostrami il volto,
la tua voce fammi udir (2v)
Ti esalterò Signore perché mi hai risollevato
non hai permesso ai miei nemici di gioire su di me
Signore hai fatto risalire la mia vita dagl’Inferi
mi hai fatto rivivere perché non scendessi nella fossa Rit.
Cantate inni al Signore o suoi fedeli
della sua santità celebrate il ricordo
perché la sua collera dura un istante
la sua bontà per tutta la vita. Rit.
QUINTA LETTURA
Dal libro del profeta Isaia (55,1-11)
Così dice il Signore: «O voi tutti assetati, venite all’acqua, voi che non avete denaro, venite; comprate e mangiate; venite, comprate senza denaro, senza pagare, vino e latte. Perché spendete denaro per ciò che non è pane, il vostro guadagno per ciò che non sazia? Su, ascoltatemi e mangerete cose buone e gusterete cibi succulenti. Porgete l’orecchio e venite a me, ascoltate e vivrete. Io stabilirò per voi un’alleanza eterna, i favori assicurati a Davide. Ecco, l’ho costituito testimone fra i popoli, principe e sovrano sulle nazioni. Ecco, tu chiamerai gente che non conoscevi; accorreranno a te nazioni che non ti conoscevano a causa del Signore, tuo Dio, del Santo d’Israele, che ti onora. Cercate il Signore, mentre si fa trovare, invocàtelo, mentre è vicino. L’empio abbandoni la sua via e l’uomo iniquo i suoi pensieri; ritorni al Signore che avrà misericordia di lui e al nostro Dio che largamente perdona. Perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie. Oracolo del Signore. Quanto il cielo sovrasta la terra, tanto le mie vie sovrastano le vostre vie, i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri. Come infatti la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza avere irrigato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, perché dia il seme a chi semina e il pane a chi mangia, così sarà della mia parola uscita dalla mia bocca: non ritornerà a me senza effetto, senza aver operato ciò che desidero e senza aver compiuto ciò per cui l’ho mandata».
Cantico (da Isaia 12)
Rit. Il Signore è la mia salvezza,
e con lui non temo più,
perché ho nel cuore la certezza,
la salvezza è qui con me
Ecco Dio è la mia salvezza
io avrò fiducia, non avrò timore
perché mia forza e mio canto è il Signore
egli è stato la mia salvezza Rit.
Attingerete acqua con gioia alle sorgenti della salvezza
rendete grazie al Signore e invocate il suo nome
proclamate tra i popoli le sue opere
fate ricordare che il suo nome è sublime Rit.
SESTA LETTURA
Dal libro del profeta Baruc (3,9-4,4)
Ascolta, Israele, i comandamenti della vita, porgi l’orecchio per conoscere la prudenza. Perché, Israele? Perché ti trovi in terra nemica e sei diventato vecchio in terra straniera? Perché ti sei contaminato con i morti e sei nel numero di quelli che scendono negli inferi? Tu hai abbandonato la fonte della sapienza! Se tu avessi camminato nella via di Dio, avresti abitato per sempre nella pace. Impara dov’è la prudenza, dov’è la forza, dov’è l’intelligenza, per comprendere anche dov’è la longevità e la vita, dov’è la luce degli occhi e la pace. Ma chi ha scoperto la sua dimora, chi è penetrato nei suoi tesori? Dove sono i capi delle nazioni, quelli che dominano le belve che sono sulla terra? Coloro che si divertono con gli uccelli del cielo, quelli che ammassano argento e oro, in cui hanno posto fiducia gli uomini, e non c’è un limite ai loro possessi? Coloro che lavorano l’argento e lo cesellano senza rivelare il segreto dei loro lavori? Sono scomparsi, sono scesi negli inferi e altri hanno preso il loro posto. Generazioni più giovani hanno visto la luce e hanno abitato sopra la terra, ma non hanno conosciuto la via della sapienza, non hanno compreso i suoi sentieri e non si sono occupate di essa; i loro figli si sono allontanati dalla loro via. Non se n’è sentito parlare in Canaan, non si è vista in Teman. I figli di Agar, che cercano la sapienza sulla terra, i mercanti di Merra e di Teman, i narratori di favole, i ricercatori dell’intelligenza non hanno conosciuto la via della sapienza, non si sono ricordati dei suoi sentieri. O Israele, quanto è grande la casa di Dio, quanto è esteso il luogo del suo dominio! È grande e non ha fine, è alto e non ha misura! Là nacquero i famosi giganti dei tempi antichi, alti di statura, esperti nella guerra; ma Dio non scelse costoro e non diede loro la via della sapienza: perirono perché non ebbero saggezza, perirono per la loro indolenza. Chi è salito al cielo e l’ha presa e l’ha fatta scendere dalle nubi? Chi ha attraversato il mare e l’ha trovata e l’ha comprata a prezzo d’oro puro? Nessuno conosce la sua via, nessuno prende a cuore il suo sentiero. Ma colui che sa tutto, la conosce e l’ha scrutata con la sua intelligenza, colui che ha formato la terra per sempre e l’ha riempita di quadrupedi, colui che manda la luce ed essa corre, l’ha chiamata, ed essa gli ha obbedito con tremore. Le stelle hanno brillato nei loro posti di guardia e hanno gioito; egli le ha chiamate ed hanno risposto: «Eccoci!», e hanno brillato di gioia per colui che le ha create. Egli è il nostro Dio, e nessun altro può essere confrontato con lui. Egli ha scoperto ogni via della sapienza e l’ha data a Giacobbe, suo servo, a Israele, suo amato. Per questo è apparsa sulla terra e ha vissuto fra gli uomini. Essa è il libro dei decreti di Dio e la legge che sussiste in eterno; tutti coloro che si attengono ad essa avranno la vita, quanti l’abbandonano moriranno. Ritorna, Giacobbe, e accoglila, cammina allo splendore della sua luce. Non dare a un altro la tua gloria né i tuoi privilegi a una nazione straniera. Beati siamo noi, o Israele, perché ciò che piace a Dio è da noi conosciuto.
Salmo responsoriale (dal salmo 18)
Rit. Narrano i cieli la gloria di Dio,
le opere sue proclama il firmamento
Le legge del Signore è perfetta
rinfranca l’anima
la testimonianza del Signore è stabile
rende saggio il semplice Rit.
I precetti del Signore sono retti
fanno gioire il cuore
il comando del Signore è limpido
illumina gli occhi Rit.
SETTIMA LETTURA
Dal libro del profeta Ezechiele (36,16-28)
Mi fu rivolta questa parola del Signore: «Figlio dell’uomo, la casa d’Israele, quando abitava la sua terra, la rese impura con la sua condotta e le sue azioni. Come l’impurità delle mestruazioni è stata la loro condotta davanti a me. Perciò ho riversato su di loro la mia ira per il sangue che avevano sparso nel paese e per gli idoli con i quali l’avevano contaminato. Li ho dispersi fra le nazioni e sono stati dispersi in altri territori: li ho giudicati secondo la loro condotta e le loro azioni. Giunsero fra le nazioni dove erano stati spinti e profanarono il mio nome santo, perché di loro si diceva: “Costoro sono il popolo del Signore e tuttavia sono stati scacciati dal suo paese”. Ma io ho avuto riguardo del mio nome santo, che la casa d’Israele aveva profanato fra le nazioni presso le quali era giunta. Perciò annuncia alla casa d’Israele: “Così dice il Signore Dio: Io agisco non per riguardo a voi, casa d’Israele, ma per amore del mio nome santo, che voi avete profanato fra le nazioni presso le quali siete giunti. [*] Santificherò il mio nome grande, profanato fra le nazioni, profanato da voi in mezzo a loro. Allora le nazioni sapranno che io sono il Signore – oracolo del Signore Dio –, quando mostrerò la mia santità in voi davanti ai loro occhi. Vi prenderò dalle nazioni, vi radunerò da ogni terra e vi condurrò sul vostro suolo. Vi aspergerò con acqua pura e sarete purificati; io vi purificherò da tutte le vostre impurità e da tutti i vostri idoli; vi darò un cuore nuovo, metterò dentro di voi uno spirito nuovo, toglierò da voi il cuore di pietra e vi darò un cuore di carne. Porrò il mio spirito dentro di voi e vi farò vivere secondo le mie leggi e vi farò osservare e mettere in pratica le mie norme. Abiterete nella terra che io diedi ai vostri padri; voi sarete il mio popolo e io sarò il vostro Dio”».
*] Nota: Per la liturgia della Dozza e Sammartini, da questo punto si prosegue con il canto (107 – Renderò santo il mio nome disonorato fra le genti…)
Salmo responsoriale (dal salmo 41)
Rit. Manda il tuo Spirito Signor,
e noi sarem creati,
il volto della terra
ancora tu rinnoverai
L’anima mia ha sete di Dio del Dio vivente:
quando verrò e vedrò il volto di Dio?
Avanzavo tra la folla, la precedevo fino alla casa di Dio,
fra canti di gioia e di lode di una moltitudine in festa. Rit.
Manda la tua luce e la tua verità:
siano esse a guidarmi,
mi conducano alla tua santa montagna,
alla tua dimora. Rit.
EPISTOLA
Dalla lettera di S. Paolo apostolo ai Romani (6,3-11)
Fratelli, non sapete che quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte? Per mezzo del battesimo dunque siamo stati sepolti insieme a lui nella morte affinché, come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova. Se infatti siamo stati intimamente uniti a lui a somiglianza della sua morte, lo saremo anche a somiglianza della sua risurrezione. Lo sappiamo: l’uomo vecchio che è in noi è stato crocifisso con lui, affinché fosse reso inefficace questo corpo di peccato, e noi non fossimo più schiavi del peccato. Infatti chi è morto, è liberato dal peccato. Ma se siamo morti con Cristo, crediamo che anche vivremo con lui, sapendo che Cristo, risorto dai morti, non muore più; la morte non ha più potere su di lui. Infatti egli morì, e morì per il peccato una volta per tutte; ora invece vive, e vive per Dio. Così anche voi consideratevi morti al peccato, ma viventi per Dio, in Cristo Gesù.
VANGELO
Acclamazione al Vangelo (dal salmo 117)
Rit. ALLELUIA
VIDEO
Celebrate il Signore
perch’è buono ed eterno è il suo amor
Israel dica ch’egli è buono
eterna è la sua misericordia Rit.
La destra del Signore
si è alzata ed ha fatto meraviglie
non morrò resterò in vita
le opere del Signore annunzierò Rit.
La pietra scartata dai costruttori
divenne testata d’angolo
ecco l’opera del Signore
ai nostri occhi meraviglia Rit.
Dal Vangelo della Resurrezione secondo Luca (24,1-12)
Il primo giorno della settimana, al mattino presto, [le donne] si recarono al sepolcro, portando con sé gli aromi che avevano preparato. Trovarono che la pietra era stata rimossa dal sepolcro e, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesù. Mentre si domandavano che senso avesse questo, ecco due uomini presentarsi a loro in abito sfolgorante. Le donne impaurite, tenevano il volto chinato a terra, ma quelli dissero loro: «Perché cercate tra i morti colui che è vivo? Non è qui, è risorto. Ricordatevi come vi parlò quando era ancora in Galilea e diceva “Bisogna che il Figlio dell’uomo sia consegnato in mano ai peccatori, sia crocifisso e risorga il terzo giorno”». Ed esse si ricordarono delle sue parole e, tornate dal sepolcro, annunciarono tutto questo agli Undici e a tutti gli altri.
Erano Maria Maddalena, Giovanna e Maria madre di Giacomo. Anche le altre, che erano con loro, raccontavano queste cose agli apostoli. Quelle parole parvero a loro come un
vaneggiamento e non credevano ad esse. Pietro tuttavia si alzò, corse al sepolcro e, chinatosi, vide soltanto i teli. E tornò indietro pieno di stupore per l’accaduto.
N.B. Per i canti della liturgia di Sammartini, fare riferimento alle indicazioni diffuse tramite Whatsapp.
CANTI PER LA LITURGIA DELLA DOZZA
CONVOCAZIONE
282 PERCHE’ MAI
DIVERSA E’ QUESTA NOTTE
(dialogo solista-tutti)
Perchè mai diversa è
questa notte per noi
questa notte per noi
diversa è diversa è
da ogni altra notte
diversa è diversa è
da ogni altra notte
Perché mai noi siamo qui
riuniti insieme
riuniti insieme
noi siamo qui noi siamo qui
riuniti insieme
noi siamo qui noi siamo qui
riuniti insieme
perchè mai acceso è
il fuoco in mezzo a noi
il fuoco in mezzo a noi
acceso è acceso è
il fuoco in mezzo a noi
acceso è acceso è
il fuoco in mezzo a noi
perchè mai attesa c’è
attesa c’è tra noi
attesa c’è tra noi
attesa c’è attesa c’è
attesa c’è tra noi
attesa c’è attesa c’è
attesa c’è tra noi
perché mai promessa fu
questa notte ai padri
questa notte ai padri
promessa fu promessa fu
questa notte a-i padri
promessa fu promessa fu
questa notte ai padri
perchè mai nel cuore c’è
speranza di salvezza
speranza di salvezza
nel cuore c’è nel cuore c’è
speranza di salvezza
nel cuore c’è nel cuore c’è
speranza di salvezza
perchè mai cantiamo qui
le lodi del Signor
le lodi del Signor
cantiamo qui cantiamo qui
le lodi del Signore
cantiamo qui cantiamo qui
le lodi del Signor
perchè mai il Salvator
la Pasqua ha dato a noi
la Pasqua ha dato a noi
il Salvator il Salvator
la Pasqua ha dato a noi
il Salvator il Salvator
la Pasqua ha dato a noi
perchè mai la gioia c’è
la gioia c’è nel cuor
la gioia c’è nel cuor
la gioia c’è la gioia c’è
la gioia c’è nel cuore
la gioia c’è la gioia c’è
la gioia c’è nel cuor
che cosa mai il popolo
attende in questa notte
attende in questa notte
che cosa mai che cosa mai
attende in questa notte
che cosa mai che cosa mai
attende in questa notte
il nostro Dio sei Tu Signor
che salvi dalla morte
che salvi dalla morte
sei Tu Signor sei Tu Signor
che salvi dalla morte
sei Tu Signor sei Tu Signor
che salvi dalla morte
lodate Dio lodate Dio
eterno è il suo amor
eterno è il suo amor
lodate Dio lodate Dio
eterno è il suo amore
lodate Dio lodate Dio
eterno è il suo amor
LUCERNARIO
sempre e dovunque affinché possiamo
con Io sguardo puro e con degno affetto
contemplare e accogliere il mistero di cui tu
ci hai reso partecipi per Gesù nostro Signor
Rit. La luce di Cristo risplende
siano rese grazie a Dio
La luce di Cristo risplende
siano rese grazie a Dio1 Viene la luce vera nel mondo
quella che ogni uomo illumina
a coloro che l’hanno accolto
dona di diventare figli di Dio2 Era in lui la vita e la vita
era la luce vera degli uomini
nelle tenebre splende la luce
e le tenebre non l’hanno vinta3 Io sono la luce del mondo
non sarà nelle tenebre chi segue me
la luce avrà della vita
io sono la luce del mondo4 I ciechi vedranno la luce
ma diventerà cieco chi vede
come luce io venni nel mondo
non sarà nelle tenebre chi crede in me5 In principio così disse Dio
disse “sia la luce” e la luce fu
egli la separò dalle tenebre
il giorno e la notte egli donò
6 Io ti do come luce alle genti
perché apra gli occhi ai ciechi
a chi è prigioniero darai libertà
a coloro che son nelle tenebre
7 I ciechi farò camminare
per nuovi sentieri e strade
le tenebre in luce io trasformerò
davanti a loro e li guiderò
8 Luce delle nazioni io ti renderò
perché porti la mia salvezza
io ti do come luce alle genti
agli estremi confini del mondo
9 Il nostro Signore ci visitò
come sole che sorge dall’alto
a chi siede nell’ombra di morte
sulla via della pace ci dirigerà
10 Ora lascia Signor che il tuo servo
vada in pace così come hai detto
i miei occhi han visto il tuo Salvator
luce delle nazioni gloria d’Israel
22 IL SIGNORE DIO È LA MIA LUCE (Sal 26)
Rit. Il Signore Dio è la mia luce
il Signore è la mia salvezza
di che cosa mai avrò paura
o che cosa temerò
1 Se il nemico assale per straziarmi
l’avversario inciamperà
anche se divampa la battaglia
sempre io confiderò
2 una sola cosa chiedo al Signor
questa sola cercherò
dimorare nella sua casa
per tutta la vita
3 mi ha offerto un luogo di riparo
mio rifugio è il Signor
nel segreto della sua dimora
egli mi nasconderà
4 nella terra santa dei viventi
io vedrò la tua bontà
spera nel Signore sii forte
spera e confida in lui
(solista)
O Signore abbi pietà
Cristo pietà di noi
O Signor misericordia
del tuo popolo che invoca
(Tutti a voce semplice)
Santa Maria
Madre di Dio
Vergine delle vergini
San Michele
San Gabriele
San Raffaele
Angeli di Dio
Pregate per noi
(Tutti a più voci)
Santi Abramo e Sara
Santi Patriarchi
Mosè ed Elia
Santi Profeti
Zaccaria Elisabetta
Giovanni Battista
San Giuseppe
pregate per noi
Maria Maddalena
Pietro e Paolo
Giacomo e Giovanni
Santi Apostoli
Santi Evangelisti
discepoli e discepole
del Signore
pregate per noi
Santo cieco nato
donna di Samaria
Lazzaro risorto
Marta e Maria
Santo malfattore
che in croce con Cristo
rapisti il paradiso
pregate per noi
Santo Stefano
Ignazio di Antiochia
Perpetua e Felicita
San Lorenzo
Vitale ed Agricola
Martiri di Uganda
Vescovo Romero
Pregate per noi
Padri della Chiesa
Basilio e Gregorio
San Benedetto
San Francesco
Santa Chiara
Sant’Antonio
Santa Teresa
pregate per noi
San Petronio
Santa Clelia
Papa Giovanni
San Giovanni Paolo
Madre Teresa
voi tutti Santi
e Sante di Dio
pregate per noi
BENEDIZIONE DEL FONTE
Lo Spirito del Signore ha riempito l’universo
lo Spirito del Signore ha riempito l’universo
lo Spirito del Signore ha riempito l’universo
alleluia alleluia alleluia alleluia
ASPERSIONE DELL’ASSEMBLEA
109 ECCO L’ACQUA CHE SGORGA (Ez 47)
Rit. Ecco l’acqua che sgorga
dal tempio santo di Dio alleluia
e a quanti giungerà quest’acqua
porterà salvezza
ed essi canteranno
alleluia alleluia
1 Vidi un fiume d’acqua
che usciva dal trono di Dio
alleluia alleluia alleluia
2 chi ha sete venga
beva l’acqua di vita
alleluia alleluia alleluia
3 queste acque risanano
danno vita eterna
alleluia alleluia alleluia
4 la sposa e lo Spirito
dicono vieni vieni Signor
alleluia alleluia alleluia
OFFERTORIO
25 GRIDA DI ESULTANZA (Sal 117)
(uomini) Grida di esultanza grida di salvezza
(donne) grida di esultanza grida di salvezza
(uomini) la destra di Dio si esaltò
(donne) la destra di Dio si esaltò
(tutti) la destra di Dio si esaltò
la destra di Dio si esaltò
1 Ti esalto Signore mi hai liberato
non hai permesso che sul mio capo
potessero esultare i miei nemici
ti rendo grazie mio Dio
2 Signore Dio a te ho gridato
Signore Dio mi hai guarito
dagli inferi mi hai fatto risalire
mi hai dato vita Signore
3 cantate a Dio o suoi fedeli
rendete grazie al suo santo nome
dura un istante la sua ira
la sua bontà in eterno
4 alla sera sopraggiunge il pianto
ed al mattino ecco la gioia
Signore Dio mi hai salvato
mi hai liberato dalla morte
5 nella tua grande bontà Signore
tu mi hai posto su un monte sicuro
ma quando hai nascosto il tuo volto
io sono stato turbato
6 quale vantaggio dalla mia morte
dal mio discendere nella tomba
forse la polvere può lodarti
e proclamare il tuo nome
7 ascolta Signore misericordia
vieni Signore in mio aiuto
a te io grido Signore Dio
tu dalla morte mi salverai
8 il mio lamento hai mutato in danza
mi hai messo l’abito della gioia
senza fine io canterò
per sempre mio Dio ti loderò
9 Lodate il Signore perché è buono
eterna la sua misericordia
lo dica Israele che egli è buono
lo dica la casa di Aronne
10 sempre lo dica chi teme il Signore
eterna è la sua misericordia
dalla mia angoscia io ho gridato
lui mi ha risposto e mi salvò
11 Signore sei con me e non ho timore
che cosa mai potrà farmi l’uomo
Signore sei con me tu sei mio aiuto
i miei nemici io sfiderò
12 è meglio rifugiarsi in te Signore
che porre speranza nel cuore dell’uomo
è meglio rifugiarsi in te Signore
che confidare nei potenti
13 mi hanno circondato tutte le genti
nel nome del Signore le ho sconfitte
mi hanno circondato mi hanno accerchiato
nel nome del Signore le conquistai
14 mi hanno circondato come le api
come fuoco ardente tra le spine
mi hanno spinto per farmi cadere
ma Dio il Signore mi liberò
15 mia forza e mio canto è il Signore
egli è stato la mia salvezza
grida di giubilo e di vittoria
in mezzo alle tende dei giusti
16 la destra del Signore si è innalzata
la sua destra ha fatto meraviglie
non morirò resterò in vita
e l’opera di Dio annunzierò
17 apritemi le porte della giustizia
entrerò a ringraziare il Signore
questa è la porta del mio Signore
entrano i giusti per essa
18 mi hai esaudito e ti rendo grazie
la mia salvezza sei stato o Dio
la pietra scartata dai costruttori
ora è pietra angolare
19 questa è l’opera del Signore
ai nostri occhi una meraviglia
questo è il giorno fatto dal Signore
ci rallegriamo esultanti
20 dona Signore la tua salvezza
dona Signore la tua vittoria
sia benedetto colui che viene
nel nome tuo Signore
21 Dio il Signore è nostra luce
dalla sua casa vi benediciamo
ordinate il corteo con fronde
fino ai lati dell’altare
22 sei tu il mio Dio e ti rendo grazie
sei il mio Dio e ti esalto
cantate al Signore perché è buono
eterno è il suo amore
COMUNIONE
235 SORGA IDDIO IL SIGNOR (Sal 67)
1 Sorga Iddio il Signor
disperderà i nemici suoi
e periran davanti a lui
quanti l’odiano.
Come il fumo svaniran
e come cera al fuoco
tutti gli empi davanti a Dio
ma il giusto gioirà
si rallegrerà.
Date lode al nostro Dio
inneggiate al nome suo
esultate giusti nel Signor.
Rit. Sorge Iddio
fa doni all’uomo
imprigionò la schiavitù.
È il nostro Dio
un Dio che salva
da morte libera il Signor.
Perché tra i morti
cercare ancora
colui che è vivo
il Vivente il Signor.
2 La strada sia spianata
sia preparata la sua via
gioite lieti davanti a lui
“Signore” il nome suo.
Padre degl’orfani il Signor
nella dimora santa
è delle vedove difensor
ai derelitti Dio
dona una casa.
Prigionieri liberò
quando usciva il Signor
alla testa del popolo suo.
3 Il popolo tua eredità
in quel paese abitò
che preparasti ai miseri Dio
nel tuo amore.
Una notizia annunzia Dio
dona parola il Signor
a chi il vangelo annunzierà
con grande forza
in grande schiera.
D’oro e argento splenderà
la colomba del Signor
se dormite negli ovili suoi.
4 Il tuo corteo apparirà
la schiera del mio Dio
nel santuario tuo Signor
il corteo di Dio.
Precedono i cantori
i chitarristi seguono
e le fanciulle in mezzo al corteo
con i cembali
con i cembali.
Benedite il nostro Dio
nelle vostre assemblee
benedici Dio Israel.
5 La tua potenza spiega Dio –
comanda alla forza tua
e quanto hai fatto per noi
Dio confermerai.
Per il tuo santuario
il tempio di Gerusalem
ti porteranno doni i re
si prostreranno a te
portando argento.
Tu Signor minaccerai
gl’idoli dei popoli
chi ama la guerra sparirà.
6 Cantate a Dio tutti voi
o regni della terra
levate inni a lui che salì
sopra i cieli.
Onore e gloria date a lui
sopra Israele ha maestà
sopra le nubi forte il Signor
benedetto Dio
benedetto Dio.
È mirabile il Signor
Dio in tutti i santi suoi
al suo popolo forza darà.
FINALE
195 È RISORTO DAI MORTI OGGI
Rit. È risorto dai morti oggi il Signor alleluia alleluia
ed è apparso a Simone e ai discepoli suoi
ha sconfitto l’estremo nemico
ha annunziato ai dormienti nell’Ade il vangel
Dio lo ha glorificato
è risorto dai morti ascende al ciel
presto ritornerà nella gloria
1 Non abbandonerai l’esser mio allo Sceol
tu Signore mio Dio e mio re
tu non permetterai che il tuo santo veda
il corrompersi della sua carne
2 tu Signore mio Dio tu mi farai gustar
il sentiero che porta alla vita
sazietà delle gioie è il tuo volto veder
dolcemente stando alla tua destra
3 io per la tua giustizia il tuo volto vedrò
il tuo volto io cerco Signore
risvegliandomi la tua presenza vedrò
e mi sazierò di te per sempre
4 allelu alleluia è risorto il Signor
è risorto il Signore alleluia
così l’angelo ha detto egli non è più qui
è risorto ed è in Galilea
5 allelu alleluia è risorto il Signor
è risorto il Signore alleluia
sulla morte ha trionfato il mio redentor
ora vive e regna in eterno