Una riunione con l’Arcivescovo Matteo mi ha fatto rientrare al pellegrinaggio solo il lunedì sera, e in cambio mi ha regalato la compagnia di due fratelli, Martino e Vincenzo, che il giorno dopo hanno camminato con noi. S.Francesco d’Assisi è stato il grande protagonista di questi giorni: arrivati nella sua terra la mattina di martedì, il resto della giornata abbiamo peregrinato dalla Basilica del Santo a Santa Chiara, a S.Damiano, e alla Basilica di Santa Maria degli Angeli. Non è semplicissimo armonizzare tra loro il pellegrinaggio e la visita ai luoghi santi. Il pellegrino osserva passando e le fatiche e i tempi della giornata sono custodi severi. Intanto siamo arrivati al numero alto dei pellegrini: più di quaranta. E in maggioranza, le pellegrine! Il caldo della giornata è confortato dalle soste per celebrare il Salterio, accolti da quelli ci seguono e ci accompagnano preparando ad ogni sosta acqua fresca e l’offerta e la possibilità per chi è stanco di salire sul pulmino. Montefalco è una salita da conquistare e la cittadina medioevale è meravigliosa. Tutti sono contenti! Lo sono abbastanza anche i piedi. Se qualcuno mi chiede di poter celebrare il Sacramento della Riconciliazione, deve accettare che mentre siamo in salita il penitente si confessa, e quando incomincia la discesa io gli do l’Assoluzione: diritti dell’età! Questa sera, venerdì, scrivo da Terni, dopo una meravigliosa giornata: abbiamo percorso una valle antica e silenziosa, dove non c’è una vera strada e domina una vecchia piccola ferrovia stile far-west. Ancora mi ha commosso il Rosario che i bambini e i ragazzini celebrano con una regia perfetta, dove la prima parte dell’Ave Maria è recitata da uno o da una, sempre diverso, e tutti, compresi i grandi, recitano insieme la seconda parte. Sono sempre più contento del ritmo che sia le gambe sia il fiato ricevono dalla guida dell’ “invocazione del pellegrino russo”: “Signore Gesù Cristo – Figlio di Dio – abbi pietà – di me peccatore” Un passo per ogni parte dell’invocazione aiuta a regolare anche il cammino. Intanto ritorno sovente alla Domenica che ci aspetta, che dice quanto sia bello vivere non per avere, ma per dare. Intanto il cammino quotidiano della lettura continua del Vangelo secondo Giovanni ci ha raccolti nella Messa quotidiana intorno al Pastore Buono che ci rivela come il “dare” migliore sia fare come Lui: dare la vita! Buona Domenica a tutti da Giovanni della Dozza.
Nota: Pubblicato su “Il resto del Carlino – Bologna” di domenica 31 Luglio 2016 nella rubrica “Cose di Questo mondo”.
Qualche foto della 3^ settimana di pellegrinaggio, dall’Abbazia di Montecorona a Terni Collescipoli, dal profilo Facebook di Manuela Vanin.