1 Quando ebbero finito di mangiare e di bere, decisero di andare a dormire. Accompagnarono il giovane e lo introdussero nella camera da letto. 2 Tobia allora si ricordò delle parole di Raffaele: prese dal suo sacco il fegato e il cuore del pesce e li pose sulla brace dell’incenso. 3 L’odore del pesce respinse il demonio, che fuggì verso le regioni dell’alto Egitto. Raffaele vi si recò all’istante e in quel luogo lo incatenò e lo mise in ceppi. 4 Gli altri intanto erano usciti e avevano chiuso la porta della camera. Tobia si alzò dal letto e disse a Sara: «Sorella, àlzati! Preghiamo e domandiamo al Signore nostro che ci dia grazia e salvezza». 5 Lei si alzò e si misero a pregare e a chiedere che venisse su di loro la salvezza, dicendo: «Benedetto sei tu, Dio dei nostri padri, e benedetto per tutte le generazioni è il tuo nome! Ti benedicano i cieli e tutte le creature per tutti i secoli! 6 Tu hai creato Adamo e hai creato Eva sua moglie, perché gli fosse di aiuto e di sostegno. Da loro due nacque tutto il genere umano. Tu hai detto: “Non è cosa buona che l’uomo resti solo; facciamogli un aiuto simile a lui”. 7 Ora non per lussuria io prendo questa mia parente, ma con animo retto. Dégnati di avere misericordia di me e di lei e di farci giungere insieme alla vecchiaia». 8 E dissero insieme: «Amen, amen!». 9 Poi dormirono per tutta la notte.
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Che belli Tobia e Sara..
`Tobia si alzò dal letto e disse a Sara: «Sorella,preghiamo e domandiamo al Signore nostro che ci dia grazia e salvezza»’
E ancora,alla fine
`Dégnati di avere misericordia di me e di lei e di farci giungere insieme alla vecchiaia`
Che bello questo amore che nasce sgorga e dipende dal Signore…e ne è consapevole.
Mi ha dato molto da pensare..
Sulle nozze,sui rapporti con i fratelli..tutto è mediato e vive in relazione al Signore.
Facci giungere insieme alla vecchiaia!
Mi ha molto colpito, al v.1, l’annuncio che “accompagnarono il giovane e lo introdussero nella camera da letto”. Ho pensato al Signore, che viene condotto alla Croce per celebrare la sua vittoria sul male e sulla morte. E’ profezia della Pasqua di Gesù, e quindi della morte della morte. In quella stanza Tobia non morirà, ma celebrerà le sue nozze: nella pienezza dei tempi la Croce sarà la celebrazione del Cristo, sposo di tutta l’umanità.
Il demone deve fuggire e bisogna uscire dalla stanza per lasciare gli sposi nella loro intimità nuziale. Così i vv. 2-4.
“Tobia si alzò…”: il nostro testo, per dire questo “alzarsi”, sceglie un verbo che nel Nuovo Testamento dirà la risurrezione. E, con un altro verbo, che pure significa risorgere, Tobia chiama la sposa: “Sorella, alzati!”. Seguendo le indicazioni ricevute dall’angelo, Tobia e Sara celebrano le loro nozze con la preghiera.
Ricordando il contenuto di tale preghiera, il v.6 fa memoria della creazione dei progenitori. Mi sembra degno di nota che per Eva si dica che è per Adamo di “aiuto e sostegno”. Sono due verbi forti, attribuiti a Dio stesso, di cui si ricorda quello che ha detto in Genesi 2, 18: “Non è cosa buona che l’uomo resti solo; facciamogli un aiuto simile a lui”. Anche qui dobbiamo pensare ad una espressione molto forte per la parola “simile”, che non è per dire una somiglianza, ma l’essenzialita’ del dono di ciascuno per l’altro. Il v. 7 dice non essere queste nozze un fatto di lussuria e chiede che la vita di questi sposi sia avvolta e protetta sino alla fine dalla misericordia del Signore.
Dio ti benedica e tu benedicimi. Tuo Giovanni.