S. Paolo consiglia: “Smetti di bere soltanto acqua, ma fa uso di un po’ di vino a causa dello stomaco e delle tue frequenti indisposizioni.” (1Tim5,3). Non credo che S. Paolo fosse in possesso delle conoscenze medico salutistiche moderne, però aveva sicuramente tanta saggezza. Da quel consiglio possiamo comunque desumere un concetto: bere vino (non abusarne!) è sano e non contravviene a nessuna norma etica, morale o religiosa. Ecco perché ci interessiamo anche al vino.
Intanto (lo si afferma anche durante la messa nella preghiera dell’ offertorio), il vino è un dono di Dio. Platone affermava che “il vino è il più grande dono fatto dagli dei agli uomini”. Poi è anche sano. Pasteur ha dichiarato che “Il vino è la più sana ed igienica delle bevande” (e lui se ne intendeva!). La scienza e la conoscenza moderne riconoscono al vino notevoli caratteristiche e qualità terapeutiche, ricordando sempre e comunque che “il veleno è nella dose!".
Presso la parrocchia di S.Antonio della Dozza ci siamo incontrati per cinque serate, in compagnia di un esperto sommelier, proprio per parlare di vino, di come si conosce e si valuta, di come si sceglie e di come si beve in abbinamento al cibo, ma anche di come si rispetta questo dono di Dio. Ancora un’occasione per favorire il concetto di “comunità”, di “stare insieme” nella famiglia parrocchiale.