15 Ricorderò ora le opere del Signore e descriverò quello che ho visto. Per le parole del Signore sussistono le sue opere, e il suo giudizio si compie secondo il suo volere. 16 Il sole che risplende vede tutto, della gloria del Signore sono piene le sue opere. 17 Neppure ai santi del Signore è dato di narrare tutte le sue meraviglie, che il Signore, l’Onnipotente, ha stabilito perché l’universo stesse saldo nella sua gloria. 18 Egli scruta l’abisso e il cuore, e penetra tutti i loro segreti. L’Altissimo conosce tutta la scienza e osserva i segni dei tempi, 19 annunciando le cose passate e future e svelando le tracce di quelle nascoste. 20 Nessun pensiero gli sfugge, neppure una parola gli è nascosta. 21 Ha disposto con ordine le meraviglie della sua sapienza, egli solo è da sempre e per sempre: nulla gli è aggiunto e nulla gli è tolto, non ha bisogno di alcun consigliere. 22 Quanto sono amabili tutte le sue opere! E appena una scintilla se ne può osservare. 23 Tutte queste cose hanno vita e resteranno per sempre per tutte le necessità, e tutte gli obbediscono. 24 Tutte le cose sono a due a due, una di fronte all’altra, egli non ha fatto nulla d’incompleto. 25 L’una conferma i pregi dell’altra: chi si sazierà di contemplare la sua gloria?
1 Vanto del cielo è il limpido firmamento, spettacolo celeste in una visione di gloria. 2 Il sole, quando appare nel suo sorgere, proclama: «Che meraviglia è l’opera dell’Altissimo!». 3 A mezzogiorno dissecca la terra e di fronte al suo calore chi può resistere? 4 Si soffia nella fornace nei lavori a caldo, ma il sole brucia i monti tre volte tanto; emettendo vampe di fuoco, facendo brillare i suoi raggi, abbaglia gli occhi. 5 Grande è il Signore che lo ha creato e con le sue parole ne affretta il corso. 6 Anche la luna, sempre puntuale nelle sue fasi, regola i mesi e indica il tempo. 7 Viene dalla luna l’indicazione di ogni festa, fonte di luce che decresce fino a scomparire. 8 Da essa il mese prende nome, mirabilmente crescendo secondo le sue fasi. È un’insegna per le schiere in alto, splendendo nel firmamento del cielo. 9 Bellezza del cielo è la gloria degli astri, ornamento che brilla nelle altezze del Signore. 10 Stanno agli ordini di colui che è santo, secondo il suo decreto, non abbandonano le loro postazioni di guardia. 11 Osserva l’arcobaleno e benedici colui che lo ha fatto: quanto è bello nel suo splendore! 12 Avvolge il cielo con un cerchio di gloria, lo hanno teso le mani dell’Altissimo.
Siracide 42,15-43,12

La versione in lingua ebraica del nostro testo, al ver.15 coglie il rapporto stretto tra la Parola (non “le parole”) e le sue opere!, e quindi in stretto rapporto con il giudizio divino che si compie secondo il suo volere!
C’è dunque un ordine nel creato!
Tale ordine non può essere interamente compreso e posseduto! La scienza stessa ne è consapevole, e ad ogni sua “scoperta”, scopre di quanto sia sempre più vasto quello che essa stessa non conosce!
E’ un dato fondamentale questo!
Diversamente dalla “pretesa” del pensiero classico, la realtà è sempre più grande del pensiero e della scienza che l’indagano!
Il “sole” (ver.16) è simbolo di Colui che conosce tutto!
E’ l’Altissimo (ver.18), è il Signore, l’Onnipotente (ver.17)!
Neppure ai santi del Signore è dato di narrare tutte le sue meraviglie!
I nostri amici scienziati, soprattutto uno di cui sono molto amico, dicono che appunto ogni scoperta mostra quanto si allarghi lo spazio di quello che non conosciamo! La scienza non è tale, se non è umile!
I vers.18-23 affermano questa meraviglia e ai vers.24-25 dicono anche la “relazione” nella quale tutto esiste!
Il ver.2 del cap.43 vede quasi l’irrompere del sole, creatura privilegiata, che molte “religioni” divinizzano, come esso stesso creatura, e in grande ammirazione per la meraviglia del creato! E’ creatura potente, ma è creatura: “Grande è il Signore che lo ha creato e con le sue parole ne affretta il corso” (ver.5)!
E meravigliosa è la luna: da essa “viene l’indicazione di ogni festa” (ver.7), come per noi la Pasqua!
E splendidi gli astri, “ornamento che brilla nelle altezze del Signore” (ver.9).
Infine, ai vers.11-12, l’arcobaleno, che “avvolge il cielo con un cerchio di gloria”: “lo hanno teso le mani dell’Altissimo”.
L’immensità e lo splendore della creazione sono il grande palcoscenico sul quale si celebra la vicenda umana: infinitamente più splendente di tutto il resto del creato, perché creata a immagine e somiglianza di Dio!
Anche la nostra piccola e povera storia: che divina meraviglia!
Anche la giornata che inizia, e inizia con lo splendore della presenza del Signore in noi, con noi e per noi!
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.