1 Canto delle salite.
Chi confida nel Signore è come il monte Sion:
non vacilla, è stabile per sempre.
2 I monti circondano Gerusalemme:
il Signore circonda il suo popolo,
da ora e per sempre.
3 Non resterà lo scettro dei malvagi
sull’eredità dei giusti,
perché i giusti non tendano le mani
a compiere il male.
4 Sii buono, Signore, con i buoni
e con i retti di cuore.
5 Ma quelli che deviano per sentieri tortuosi
il Signore li associ ai malfattori.
Pace su Israele
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I vers.1-2 offrono due paragoni “geografici” per dire la relazione tra il Signore e il suo popolo: “Chi confida nel Signore è come il monte Sion: non vacilla, è stabile per sempre”; “il Signore circonda il suo popolo” come “i monti circondano Sion”; “da ora e per sempre”. La prima immagine esprime la fiducia del popolo per il suo Signore, e la seconda dice la protezione divina che avvolge Gerusalemme.
Come già abbiamo detto commentando i Salmi, i protagonisti della storia sono sempre tre. Dunque, oltre a Dio e al suo popolo, il Nemico. La relazione di comunione tra Dio e il suo popolo porta come conseguenza la sconfitta e l’eliminazione dello “scettro dei malvagi”, che significa il potere del Male. Tale potere incombe minaccioso sull’intero popolo, come su ognuno . Ed è un potere non solo forte, ma anche seducente, che spesso la Parola rivela come potenza dell’idolatria e tradimento della comunione nuziale tra il Signore e il suo popolo. Il pericolo è che “i giusti tendano le mani a compiere il male” (ver.3).
La lettura profonda dei vers.4-5 non vede i ”buoni” da una parte e “quelli che deviano per sentieri tortuosi” dall’altra, ma piuttosto le potenze positive e negative presenti nella storia di ognuno e di tutti. Chiediamo al Signore di arricchirci dei suoi doni e di allontanare da noi le potenze negative che ci portano “per sentieri tortuosi” (ver.5). A buon intenditor…
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
Se è efficace l’immagine del monte, simbolo di solidità e stabilità, ancora più bella risulta (per me) l’immagine dei monti che cingono Gerusalemme come un baluardo insuperabile. Così il Signore circonda, cinge, avvolge con il suo amore e la sua cura coloro che si fidano di lui. Poiché il Signore è buono con loro e fa loro del bene… Chi riceve questi doni (“gens de bien”, la chiama la Bibbia di Ger.), a sua volta trasmette questo bene agli altri; dal suo cuore si irradia la bontà, la misericordia di Dio. – Com’è attuale e urgente l’augurio finale: “Pace su Israele”! Pace, finalmente, su Gerusalemme, sul popolo di Palestina, Betlemme e Gaza…