21 Ora invece, indipendentemente dalla Legge, si è manifestata la giustizia di Dio, testimoniata dalla Legge e dai Profeti: 22 giustizia di Dio per mezzo della fede in Gesù Cristo, per tutti quelli che credono. Infatti non c’è differenza, 23 perché tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, 24 ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, per mezzo della redenzione che è in Cristo Gesù. 25 È lui che Dio ha stabilito apertamente come strumento di espiazione, per mezzo della fede, nel suo sangue, a manifestazione della sua giustizia per la remissione dei peccati passati 26 mediante la clemenza di Dio, al fine di manifestare la sua giustizia nel tempo presente, così da risultare lui giusto e rendere giusto colui che si basa sulla fede in Gesù.
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Preferisco la traduzione che più radicalmente evidenzia la novità del mistero cristiano: “senza la Legge”. E’ un’alternativa radicale e assoluta. Segna l’inizio della storia nuova: “Ora” afferma con forza il ver.21; “nel tempo presente” dice il ver.26. Questa è la “qualità” del tempo! Non è quindi un “ora” e un “presente” contemporaneo a Paolo e lontano da noi. Noi viviamo nell’ora e nel presente di questo tempo nuovo!
E’ il tempo della “giustizia di Dio”: “Ora si è manifestata la giustizia di Dio, testimoniata dalla Legge e dai Profeti”(ver.21). Tutta la storia del Popolo della Prima Alleanza è preparazione e profezia della manifestazione della giustizia di Dio. Tale giustizia si manifesta “per mezzo della fede di Gesù Cristo”: preferisco questa versione letterale a quella che dice “per mezzo della fede in Gesù Cristo”. Segue poi “per tutti quelli che credono”. La fede di Gesù Cristo è il suo radicale abbandono al Padre, come vedremo. La sua totale fedeltà al disegno e alla volontà del Padre. Il dono della fede è per noi la fede in Gesù.
Che cosa è la “giustizia di Dio”? I vers.23-24 sono l’annuncio di questa giustizia, annuncio che sarà sviluppato ampiamente. Qui si ricorda quello che ci ha accompagnato finora nella Lettera ai Romani: Giudei e pagani sono tutti nel peccato e sono quindi “privi della gloria di Dio”, cioè privi di quella comunione tra il Creatore e la sua creatura prediletta, fatta a sua immagine e somiglianza. “Ma sono giustificati gratuitamente per la sua grazia”! Ecco la “giustizia di Dio”, diversa e in certo senso opposta alla giustizia umana. La giustizia divina è la sua opera di salvezza per la quale siamo da Lui “fatti giusti”: questo è il significato del termine “giustificati”. Giustificati gratuitamente: non perchè noi abbiamo fatto qualcosa di meritevole, ma ”per la sua grazia”: puro dono di Dio. “..per mezzo della redenzione che è in Cristo Gesù”: in Lui sta la nostra salvezza, cioè nella sua Persona e nella sua opera tra noi e in noi. Non è solo “perdono”. E’ il dono di una vita tutta nuova.
Dio lo ha stabilito come “strumento di espiazione, per mezzo della fede, nel suo sangue”. Gesù è Colui che offre Se stesso per noi nel suo sacrificio d’amore: è quindi l’offerente e anche l’offerta di questo sacrificio d’amore per la salvezza di tutta l’umanità. Tale è la sua obbedienza al Padre. Questa è la manifestazione della sua giustizia nel tempo presente: così il ver.26. Questo è ciò che avviene sempre e dappertutto! In ogni esistenza umana. E, come vedremo, in tutta la creazione. Gesù è la piena rivelazione dell’amore di Dio per l’umanità. Gesù è Dio nella pienezza della sua rivelazione e della sua opera di salvezza.
Con molta vergogna vi spedisco queste righe, così scandalosamente inadeguate a quello che ascoltiamo dalla Parola del Signore. Così è sempre. Ma lo si avverte più drammaticamente quando ci si incontra con le vette supreme della rivelazione e dell’amore del Signore. Perdonate.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.