Visita alla Cappella sistina“Questa è casa vostra”. A sorpresa Papa Francesco ha raggiunto nella Cappella Sistina oggi pomeriggio i 150 senzatetto, invitati dalla Elemosineria Pontificia a visitare i Musei Vaticani. I clochard erano arrivati da poco quando, alle 17, si è affacciato il pontefice accompagnato solo da un collaboratore. Francesco ha stretto le loro mani, uno per uno, e ha preso la parola dicendo: “Benvenuti. Questa è la casa di tutti, è casa vostra. Le porte sono sempre aperte per tutti”.

Oggi chiedo ai miei amati corrispondenti di lasciare la parola a questa notizia di cronaca. È vero che, se ogni giorno annotiamo le notizie che vengono da Roma e da Papa Francesco, non basterebbe tutto un giornale, ma oggi mi spinge a formulare un piccolo pensiero il commento di un lettore che, inviandomi questa notizia, l’ha commentata scrivendomi il suo lapidario commento: “Sono proprio cose dell’altro mondo”. Anche perché la notizia continua raccontando di tutta la visita di questi 150 fratelli, fino al pranzo e a una preghiera finale. Non potevo non accogliere la cosa nella nostra rubrica “Cose di questo mondo”. E’ l’occasione anche per dire che il titolo della rubrica l’ha pensato e proposto ormai molti anni fa (a proposito, Direttore, non sarebbe ora di metterci a tacere?) il nostro grande “capo”, e amico, e fratello carissimo, Massimo Gagliardi. Un titolo che poteva sembrare ironico per raccogliere i pensierini di un prete, ma che da subito mi ha affascinato. Oggi, la circostanza mi commuove. Se si può dire che sono “cose di questo mondo” notizie come questa, allora bisogna proprio ringraziare il nostro caro Signore Gesù. In tutti questi anni, infatti, il mio commosso piacere è stato quello di scoprire come e quanto il Vangelo sia capace di entrare nella storia e di sciogliere il suo canto d’amore e di speranza nelle vicende piccole e grandi, liete e dolorose di persone comuni, che molte volte restano anonime anche a me. Perché il meraviglioso di questo Papa è che Lui il Vangelo lo legge nella storia comune delle persone, fino ai 150 clochard dell’altro ieri, e lo annuncia e lo getta nella storia sorprendendo tutti. Anche quelli che non pensano di avere riferimenti di fede nella loro vita. Anche quelli che di questo Papa non sono del tutto contenti, ma che anche per questo sentono il dovere di intervenire in qualche modo, magari per dire che certe cose del papa sono proprio “fuori dal mondo”. Noi, lietamente e dolcemente, diciamo, e non solo per fedeltà alla Rubrica del Carlino, che sono, invece, meravigliose “cose del mondo”. Di questo povero mondo, così malmesso, e così amato dal Signore! Entriamo nella settimana più importante dell’anno per noi discepoli di Gesù, discepoli peccatori e affezionati. E ringraziamo Francesco, Vescovo di Roma, nato in Argentina (anche mia nonna che è madrina del mio Battesimo, è nata in Argentina; quindi con il Papa siamo quasi “parenti”!), che ci prende per mano verso la Pasqua di Gesù, facendoci vedere come Dio ama tutti i suoi figli, a partire dai più piccoli e dai più poveri. Un “bene da morire”. E quando è così, è un morire per rinascere alla vita nuova. Buona Domenica delle Palme.

Giovanni della Dozza.

Domenica 29 marzo 2015.