Carissimo Giovanni, ho pensato di lasciare alla tua bella rubrica sul Carlino il mio stupore per le reazioni che in questi giorni leggo dappertutto alla nuova enciclica papale sui temi della condizione economica del mondo e sulla condizione dei poveri e sui meccanismi dell’economia. Come vedi, preferisco usare un linguaggio molto ordinario perchè la vastità di orizzonti e di questioni che l’enciclica solleva, rendono secondo me difficile inquadrarla in un genere letterario preciso. Come sai, non sono credente, ma non ho mai tralasciato di essere attento alla vita e agli avvenimenti della chiesa. I commenti che ho letto qua e là sui quotidiani mi danno la misura dell’interesse e del favore che questo documento ha suscitato. Quello che mi domando è con quale competenza il papa possa intervenire su tematiche così ricche e complesse. Con l’amicizia di sempre. Messaggio firmato

Ti sono molto grato di aver confermato con questo messaggio un’amicizia tra noi che anch’io custodisco con affetto anche se sono poche le occasioni per incontrarci e per conversare. Di questa Enciclica ho letto lunghi stralci, ma non ho ancora considerato il testo nella sua interezza. Nel risponderti mi tengo anch’io, quindi, sull’onda dei molti commenti di grande interesse che ho letto in questi giorni. Sono al mare con famiglie delle parrocchie della Dozza e di Sammartini, e c’è tempo per i giornali. Ti domandi "con quale competenza il Papa possa intervenire su tematiche così ricche e complesse". Non posso dirti di competenze specifiche di Papa Benedetto sui temi dell’economia mondiale. Mi pare che in queste occasioni risplenda in ogni modo la sua competenza più profonda che lo colloca in una situazione che ha una caratteristica molto interessante: da una parte una competenza che solo Lui ha. Dall’altra una "competenza" che il Papa affida ad ogni cristiano. La sua competenza specifica, quella che poi gli dà la possibilità di governare una regìa tecnica che traduca in proposte operative quello che a Lui è chiaro e caro, è la competetnza famigliare. Tutta l’umanità è famiglia di Dio. Quando l’evangelista Luca traccia l’albero genealogico di Gesù, sale fino ad Adamo, proprio per dire che in Gesù Cristo tutta l’umanità è la famiglia di Dio. La Chiesa è il segno di questa unità di tutto il genere umano, più forte e profonda di tutte le diversità e le divisioni. In questa "sapienza della Famiglia" il Papa, e con Lui ogni cristiano, ricorda e testimonia il cuore segreto della storia: l’Amore. Dio è Amore e l’Amore è la suprema sapienza e la dinamica ultima che deve guidare l’umanità. L’Amore è la verità suprema. E’ quindi l’anima di ogni progetto. Credo che questo sia il cuore di questo documento. Credo che questa sia la ragione per cui l’Enciclica trova spazi di attenzione e di grande stima nei pensieri e nei desideri più diversi. Con molto affetto. Giovanni.