Francesco_lavanda_piedi_2016-500x332Forse per la mia poca cultura sono qualche volta dubitoso e pensoso davanti alla guida della chiesa di Papa Francesco. Mi sembrava molto importante che Gesù ci avesse detto chiaramente quello che è giusto e buono e quello che è sbagliato e non si può accettare. Invece mi sembra che adesso il dovere della misericordia voglia accettare tutto quello che succede senza giudicare niente e nessuno. Questo proprio non lo capisco, e forse perché non lo capisco, non riesco a accettarlo in pace. Se i miei genitori e  la parrocchia non mi avessero insegnato la differenza tra il bene e il male, forse sarei come quelli che anche in questi giorni hanno sgozzato la gente in nome di Dio. Grazie a lei per quello che ci dice ogni domenica.

La ringrazio molto per il suo bel messaggio che posso pubblicare solo un piccola parte, e che mi ha mostrato tutta la lucidità e la profondità della sua coscienza cristiana. La grande riforma di pensiero e di spirito che il nostro Papa propone non è giustificazione di tutto quello che accade, e molto spesso lo ascoltiamo nei suoi rimproveri severi per tutto il male che viene compiuto e per le conseguenze negative che questo provoca. Mi sembra si possa entrare nel tema che lei propone osservando che Papa Francesco, in questo rigorosamente fedele alla grande tradizione della fede ebraica e cristiana, entra nelle vicende umane non partendo dalla regola, ma partendo dalla storia. La storia di ogni popolo, di ogni cultura, di ogni tempo, con il desiderio e l’impegno di portare dappertutto la luce meravigliosa dell’annuncio evangelico. Invece di lasciare il “peccatore” nel suo male il Papa lo visita e lo incontra con affetto fraterno, portandogli il grande regalo del Vangelo di Gesù. Perché è solo il Vangelo che può portare il radicale cambiamento e la novità meravigliosa della vita cristiana. Poi, che strada farà il Vangelo annunciato con amore, nella coscienza e nella vita di ciascuno? Io sono un peccatore, consapevole della mia poca accoglienza del dono evangelico, e nel continuo bisogno di essere perdonato! In questo, lei potrebbe rivedere un momento il suo giudizio sulla situazione, perché non è che il male venga accettato! In questo un grande predecessore di Papa Francesco, il  Santo Papa Giovanni XXIII, ricordava l’insegnamento degli antichi padri della Chiesa secondo i quali bisogna odiare il peccato e amare i peccatori! Non so se lei abbia dei figli, ma io vedo che se un figlio si comporta male, io sto male per lui e cerco di essergli vicino non condannandolo, ma aiutandolo come posso! E Dio in questo è molto più bravo e più buono di me, e tante volte io l’ho sperimentato. E se qualche volta mi sono pentito e ho desiderato cambiare vita, questo è stato perché Dio Padre mi ha amato, e quando ho sbagliato mi ha fatto capire e sentire ancora di più il suo infinito volermi bene. Mi piace molto Papa Francesco, perché mi sembra voglia che tutti liberiamo i nostri fratelli dal male, volendo loro un grande bene! Buona Domenica a lei e a tutti i cari lettori del Carlino.

Giovanni della Dozza.

Nota: Pubblicato su “Il resto del Carlino – Bologna” di domenica 3 Luglio 2016 nella rubrica “Cose di Questo mondo”.