1 Salito su una barca, passò all’altra riva e giunse nella sua città. 2 Ed ecco, gli portavano un paralitico disteso su un letto. Gesù, vedendo la loro fede, disse al paralitico: «Coraggio, figlio, ti sono perdonati i peccati». 3 Allora alcuni scribi dissero fra sé: «Costui bestemmia». 4 Ma Gesù, conoscendo i loro pensieri, disse: «Perché pensate cose malvagie nel vostro cuore? 5 Che cosa infatti è più facile: dire “Ti sono perdonati i peccati”, oppure dire “Àlzati e cammina”? 6 Ma, perché sappiate che il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati: Àlzati – disse allora al paralitico –, prendi il tuo letto e va’ a casa tua». 7 Ed egli si alzò e andò a casa sua. 8 Le folle, vedendo questo, furono prese da timore e resero gloria a Dio che aveva dato un tale potere agli uomini.
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Notiamo che non è il paralitico a chiedere di essere perdonato: è un’iniziativa di Gesù. Il condono dei peccati non è il risultato di preghiere, digiuni, sacrifici, ma è un dono gratuito, un regalo che scaturisce dall’amore di Dio. Vediamo Gesù che si rivolge al paralitico con un affettuoso “Figlio” (“Figlio mio” nella TOB) e alla fine non gli dice di recarsi al tempio a ringraziare, bensì: “Va’ a casa tua”, torna ai tuoi cari, ritorna a vivere ed essere felice, e l’amore che hai ricevuto riversalo tu sugli altri. Notiamo anche che, se “il Figlio dell’uomo ha il potere sulla terra di perdonare i peccati”, questo potere non lo tiene per sé, ma ne mette a parte i discepoli, in pratica tutti noi. La gente infatti, dopo l’episodio, rende gloria a Dio che ha dato un tale potere “agli uomini”.