23 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima sulla menta, sull’anéto e sul cumìno, e trasgredite le prescrizioni più gravi della Legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste invece erano le cose da fare, senza tralasciare quelle. 24 Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello! 25 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite l’esterno del bicchiere e del piatto, ma all’interno sono pieni di avidità e d’intemperanza. 26 Fariseo cieco, pulisci prima l’interno del bicchiere, perché anche l’esterno diventi pulito!
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Com’è severo Gesù verso questi capi religiosi! Sembrano essere i perfetti osservanti della legge, ma è tutta un’apparenza: “dentro” sono guidati da avidità, da volontà di potere e di possesso. Ecco invece quali prescrizioni, quali regole vanno praticate: “la giustizia, la misericordia e la fedeltà”. Negli elenchi di tre cose la più importante è quella al centro: qui è la misericordia, avere un cuore compassionevole. E’ questo il criterio che deve guidare la nostra vita di credenti. L’immagine dei sepolcri imbiancati (si cospargevano di calce dopo le piogge invernali, in modo che nessuno le calpestasse diventando così “impuro”) ci conferma questo insegnamento di Gesù: non conta quel che si appare, ma quello che si è dentro e quello che si fa per il bene degli altri.