22,1 Gesù riprese a parlare loro con parabole e disse: 2 «Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. 3 Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire.
La salvezza di Israele è rivelata come l’incontro nuziale tra Dio e il suo popolo! Anzi come le nozze tra il Figlio di Dio e il popolo!
I servi mandati a chiamare gli invitati alle nozze sono i profeti.
Il popolo è invitato in ciascuno dei suoi figli!
Dunque, le nozze tra il Figlio di Dio e il popolo si celebrano nella persona e nella vita di ognuno dei figli del popolo! Ognuno è l’invitato alle nozze!
“Ma questi non volevano venire”! E’ il dramma di Israele che non riconosce il Figlio di Dio e quindi non vuole entrare nell’evento nuziale! E’ il dramma di Israele!
E’ assolutamente importante che anche noi, oggi, ci carichiamo di questo evento!
Un’identificazione assoluta e stretta di Israele, come quello che rifiuta l’invito nuziale, ci porterebbe verso un’esclusione dal dramma del peccato, ma anche dall’evento della salvezza!
La parabola è raccontata anche a noi! E noi ben conosciamo il significato drammatico di quella parola: “ … ma questi non volevano venire”!
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
Roberto
il 1 Ottobre 2018 alle 11:01
Anche oggi Gesù ci sorprende: per spiegarci le realtà del regno di Dio, non sceglie immagini religiose, sacre, come una solenne liturgia nel tempio, ma prende un bell’evento della vita umana, “una festa di nozze” e il suo banchetto, oggi diremmo “un pranzo matrimoniale”. La festa nuziale durava diversi giorni e certamente avevano luogo anche degli eccessi, come suggerisce la vicenda del vino a Cana. Questo non distoglie Gesù dalla sua scelta: ama e predilige ciò che è umano e riguarda la vita degli uomini, la nostra vita comune. – Per la festa nuziale della parabola c’è una lista di “invitati”, i quali però – si dice – “non volevano venire”. E questo è importante per noi: Dio invita, non obbliga. Riversa il suo amore su tutti, ma questo amore va accolto. Siamo anche noi nella lista degli invitati e sta a noi accogliere l’invito. E’ una parte piccola ma decisiva della nostra relazione con Lui.
La salvezza di Israele è rivelata come l’incontro nuziale tra Dio e il suo popolo! Anzi come le nozze tra il Figlio di Dio e il popolo!
I servi mandati a chiamare gli invitati alle nozze sono i profeti.
Il popolo è invitato in ciascuno dei suoi figli!
Dunque, le nozze tra il Figlio di Dio e il popolo si celebrano nella persona e nella vita di ognuno dei figli del popolo! Ognuno è l’invitato alle nozze!
“Ma questi non volevano venire”! E’ il dramma di Israele che non riconosce il Figlio di Dio e quindi non vuole entrare nell’evento nuziale! E’ il dramma di Israele!
E’ assolutamente importante che anche noi, oggi, ci carichiamo di questo evento!
Un’identificazione assoluta e stretta di Israele, come quello che rifiuta l’invito nuziale, ci porterebbe verso un’esclusione dal dramma del peccato, ma anche dall’evento della salvezza!
La parabola è raccontata anche a noi! E noi ben conosciamo il significato drammatico di quella parola: “ … ma questi non volevano venire”!
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
Anche oggi Gesù ci sorprende: per spiegarci le realtà del regno di Dio, non sceglie immagini religiose, sacre, come una solenne liturgia nel tempio, ma prende un bell’evento della vita umana, “una festa di nozze” e il suo banchetto, oggi diremmo “un pranzo matrimoniale”. La festa nuziale durava diversi giorni e certamente avevano luogo anche degli eccessi, come suggerisce la vicenda del vino a Cana. Questo non distoglie Gesù dalla sua scelta: ama e predilige ciò che è umano e riguarda la vita degli uomini, la nostra vita comune. – Per la festa nuziale della parabola c’è una lista di “invitati”, i quali però – si dice – “non volevano venire”. E questo è importante per noi: Dio invita, non obbliga. Riversa il suo amore su tutti, ma questo amore va accolto. Siamo anche noi nella lista degli invitati e sta a noi accogliere l’invito. E’ una parte piccola ma decisiva della nostra relazione con Lui.