13 Essi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo». 14 Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto, 15 dove rimase fino alla morte di Erode, perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: Dall’Egitto ho chiamato mio figlio.
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E’ impressionante la contiguità tra la memoria della visita dei Magi, il loro congedo segreto a causa delle trame di Erode e quindi questa fuga notturna verso l’Egitto.
Ma è straordinario e meraviglioso che il motivo profondo di ciò stia nel riferimento all’antico esodo di Israele dall’Egitto che qui diventa memoria e adempimento in Gesù di quello che gli antichi padri di Israele hanno vissuto secoli prima!
Allora era l’arca della tavola della Legge mosaica ad essere portata verso la Terra Promessa.
Ora sarà il Figlio di Dio, esposto al sacrificio pasquale ora preannunciato dal disegno di morte di Erode, che nel suo “Esodo” dall’Egitto porterà alla salvezza il suo popolo e sarà l’evento di salvezza per tutta l’umanità.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.