10 1 Chiamati a sé i suoi dodici discepoli, diede loro potere sugli spiriti impuri per scacciarli e guarire ogni malattia e ogni infermità. 2 I nomi dei dodici apostoli sono: primo, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello; Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello; 3 Filippo e Bartolomeo; Tommaso e Matteo il pubblicano; Giacomo, figlio di Alfeo, e Taddeo; 4 Simone il Cananeo e Giuda l’Iscariota, colui che poi lo tradì.
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Voglio con voi notare con attenzione la variazione di significato tra il termine “discepoli” (ver.1) e il termine “apostoli” (ver.2). Senza pretendere di proporre spiegazioni esaurienti, mi limito a ricordare con voi che il termine “discepolo” l’abbiamo avvertito significativo per designare una persona che cammina e che segue un maestro. Non uno “scolaro da scuola” ma appunto l’esperienza profonda di un cammino, di una relazione dinamica nel tempo, di un approfondimento della relazione con il “maestro”. Al ver.1 ascoltiamo la parola “chiamati” che è illuminazione importante del termine “discepoli”! Il termine “apostoli” è legato al verbo “mandare”: gli “apostoli” sono dei “mandati”! Il termine “potere” che incontriamo al ver.1 dice una “potenza” che descrive e caratterizza la potenza stessa di Dio! I dodici vengono dotati di tale divina potenza! Tale potenza resta di Dio, ma ne diventano partecipi coloro che sono “mandati” ad annunciare e a donare quello che solo Dio possiede e dona: la “salvezza”. Vi invito a considerare e a custodire con preziosità l’importanza capitale di questo termine. Il nome “Gesù” significa “Dio salva” e “salvezza di Dio”! E’ bellissimo che oggi il “nome” che ciascuno di noi ha, sia la concreta realtà di una vita chiamata e mandata per annunciare, glorificare e donare la presenza e la potenza di Dio