38 Giovanni gli disse: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva». 39 Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: 40 chi non è contro di noi è per noi. 41 Chiunque infatti vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa.
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COMMENTO Famiglie della Visitazione:
L’agire nel nome di Gesù è il centro di questi versetti: il termine è utilizzato per dire che Gesù suscita energie di bene e di salvezza anche al di fuori dei confini del gruppo di quelli che lo seguono.
L’apostolo Giovanni porta davanti a Gesù il caso di uno che non era al seguito di Gesù e che scacciava i demoni nel suo nome. La cosa va contro gli schemi dei discepoli, specie se si considera l’episodio narrato pochi versetti sopra (Mc 9, 14-29) sulla incapacità dei discepoli a cacciare il demonio dal ragazzo cosiddetto “epilettico”. È scattato in Giovanni e in chi era con lui un atteggiamento di censura: una cosa così non va bene, volevamo impedirglielo. La risposta di Gesù del v. 39 demolisce le solide convinzioni dei suoi discepoli. Gesù non spiega come è perché sia successo che qualcuno al di fuori della cerchia possa fare un miracolo nel suo nome, invita i discepoli semplicemente a prenderne atto e a considerare, quasi con ironia, le conseguenze non negative della cosa. Gesù afferma dunque con forza che il suo spirito, l’effetto della sua presenza su questa terra ha un campo d’azione infinito ed è ridicolo che qualcuno dei discepoli possa controllarne l’estensione. Oltretutto, questo tipo di presenza diventerà l’unica possibile dopo la sua Ascensione e l’effusione dello Spirito Santo. Al punto che in Mt 25, 34-40, quando Gesù parla di come si svolgerà il giudizio finale di tutte le genti, principalmente di quelli al di fuori della cerchia, i giusti neanche si saranno resi conto di avere conosciuto e incontrato Gesù, mentre davano da mangiare agli affamati, da bere agli assetati, …
Così si spiega la ricompensa di chi dà anche solo un bicchiere d’acqua nel suo nome: è bello che i discepoli di Gesù qui non siano chiamati a fare miracoli, ma a prendere assieme a Gesù la parte del piccolo che ha sete.