31 E cominciò a insegnare loro che il Figlio dell’uomo doveva soffrire molto ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e, dopo tre giorni, risorgere. 32 Faceva questo discorso apertamente. Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo. 33 Ma egli, voltatosi e guardando i suoi discepoli, rimproverò Pietro e disse: «Va’ dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini».
Seleziona Pagina
COMMENTO Famiglie della Visitazione:
Cominciò a insegnare: questo nuovo insegnamento è incentrato sulla persona del maestro. Anche l’ultima discussione su voi che dite che io sia è stata una preparazione alla rivelazione da parte di Gesù di alcune cose fondamentali sulla sua persona e sulla sua missione.
Il termine Figlio dell’uomo è già stato usato due volte nel Vangelo di Marco, ma d’ora in poi assumerà una luce tutta particolare nell’accostare due aspetti inseparabili nella persona di Gesù: la sua appartenenza in tutto e per tutto al genere umano e la sua filiazione divina da cui deriva la sua potenza di salvezza.
Il Figlio dell’uomo doveva soffrire molto ed essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi: il verbo è al passato perché il destino del Figlio dell’uomo è preannunciato da tutte le scritture. Ad esempio quel riferimento al rifiuto richiama il salmo 117: quel salmo parla di Gesù, è lui l’uomo accerchiato e minacciato che confida nel Signore, è lui la pietra scartata (rifiutata, rigettata) dai costruttori che è divenuta la pietra d’angolo. È inevitabile che la presenza del Figlio dell’uomo nel mondo dominato dal male e dalla morte dia luogo a questo conflitto e che le potenze politiche e religiose che dominano questo mondo vogliano toglierlo di mezzo.
E dopo tre giorni risorgere: questa parola sulla risurrezione non viene recepita da Pietro e dai discepoli tanto è lo scandalo del rifiuto e della uccisione. Come sarà evidente dopo la Trasfigurazione, non sapevano che cosa volesse dire risorgere dai morti (Mc 9, 10).
La foga di Pietro nel protestare per quanto detto dal maestro lo porta davanti a Gesù e interpreta lo sconcerto degli altri. Gesù lo chiama con quel nome tremendo, Satana. Tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini: l’intento di Gesù è dare un insegnamento a Pietro, rivelando a Pietro stesso che il suo pensiero, la sua mente, il suo mondo interiore sono lontani dal mondo di Dio e di Gesù. Quel comando severo, va’ dietro a me non è solo l’ammonimento a “stare al suo posto” di discepolo in mezzo agli altri che devono seguire il maestro. Lo sguardo di Gesù verso i discepoli parla di misericordia e di cura verso quelli che lui ha scelto come discepoli e anche verso di noi che lo ascoltiamo oggi: lui conosce le debolezze, le paure, le ferite profonde di chi si è messo alla sua sequela, il suo insegnamento è appena cominciato, la luce della sua parola continuerà a rischiarare il cuore dei sui discepoli.
Dunque, Gesù scaccia Pietro con un verbo molto severo! Ma lo scaccia dietro a Sé! Se lo tira del tutto vicino! Così è, perché Gesù vuole sempre salvarci!
Dio ti benedica. E tu prega per noi. Francesco e Giovanni.