21 Diceva loro: «Viene forse la lampada per essere messa sotto il moggio o sotto il letto? O non invece per essere messa sul candelabro? 22 Non vi è infatti nulla di segreto che non debba essere manifestato e nulla di nascosto che non debba essere messo in luce. 23 Se uno ha orecchi per ascoltare, ascolti!». 24 Diceva loro: «Fate attenzione a quello che ascoltate. Con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi; anzi, vi sarà dato di più. 25 Perché a chi ha, sarà dato; ma a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha».
Marco 4,21-25

COMMENTO Famiglie della Visitazione:
Certamente “la lampada” indica la “venuta” di una persona e quindi la presenza e la Parola del Signore stesso. Mettere sul candelabro esprime il desiderio e la volontà di riconoscere e trasmettere quindi la sua presenza e la sua Parola. Il compito e l’impegno di ogni discepolo di Gesù è appunto quello di testimoniare con appassionata fedeltà quello che da Lui abbiamo ricevuto. E proprio per questo il ver. 23 dice l’impegno rigoroso di “ascoltare”!
E tale sarà il giudizio su ogni discepolo: “Con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi” (ver. 24).
Addirittura ci è promesso un ulteriore dono: “anzi, vi sarà dato di più” (ancora al ver. 24).
Come sarà sovrabbondante la ricompensa di Dio, altrettanto sarà giudicato severamente il nostro non raccogliere con impegno: “a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha” (ver. 25).
Dio vi benedica e voi pregate per noi. Giovanni e Francesco