13 Salì poi sul monte, chiamò a sé quelli che voleva ed essi andarono da lui. 14 Ne costituì Dodici – che chiamò apostoli –, perché stessero con lui e per mandarli a predicare 15 con il potere di scacciare i demòni. 16 Costituì dunque i Dodici: Simone, al quale impose il nome di Pietro, 17 poi Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di Boanèrghes, cioè «figli del tuono»; 18 e Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo, figlio di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananeo 19 e Giuda Iscariota, il quale poi lo tradì.
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COMMENTO Famigle della visitazione:
v.13, chiamò a sé quelli che voleva ed essi andarono da lui. Il verbo è lo stesso usato per la chiamata di Giacomo e Giovanni (Mc 1, 20), con l’aggiunta di quel “a sé”, perché la prima ragione della chiamata è quella di andare a stare con lui: essere discepoli è uno stato di vita, è stare con il Maestro, essere in comunione di vita con lui.
Quelli che voleva: la sua volontà è stata la fonte di tutto, lo è stata allora, è così sempre, è così anche per noi. Gesù lo ricorderà fino alla fine: non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi (Gv 15, 16). Ha voluto proprio noi, non perché non c’era qualcuno di meglio, ma perché lui ha voluto così e basta. C’è un mistero di amore dietro l’elezione.
Ed essi andarono da lui: come nel racconto dei quattro pescatori e dell’esattore delle tasse, la parola del Signore che chiama va ad effetto.
Ne costituì dodici (lett. ne fece dodici) che chiamò apostoli: la grazia della chiamata è “creatrice”, plasma quelli su cui è discesa. Sono tre i compiti degli apostoli: stare con lui come ogni discepolo, poi essere inviati a predicare e scacciare i demoni, quindi a partecipare alla missione di Gesù.
Non manca qui, come nelle liste di Matteo e Luca, la menzione del tradimento di Giuda: e Giuda Iscariota, il quale poi lo tradì (più propriamente “lo consegnò”, v. 19). La traduzione più immediata sarebbe il quale “anche” lo tradì, quasi a sottolineare che il tradimento non ha potuto cancellare la chiamata. Certo, c’è di mezzo la responsabilità di chi è chiamato rispetto al dono immenso della chiamata, ma nulla sembra poter cancellare il progetto originale di Gesù su quelli che lui ha eletto, ha amato.
Dio vi benedica e voi pregate per noi. Giovanni e Francesco