26 Dopo aver cantato l’inno, uscirono verso il monte degli Ulivi. 27 Gesù disse loro: «Tutti rimarrete scandalizzati, perché sta scritto: Percuoterò il pastore e le pecore saranno disperse. 28 Ma, dopo che sarò risorto, vi precederò in Galilea». 29 Pietro gli disse: «Anche se tutti si scandalizzeranno, io no!». 30 Gesù gli disse: «In verità io ti dico: proprio tu, oggi, questa notte, prima che due volte il gallo canti, tre volte mi rinnegherai». 31 Ma egli, con grande insistenza, diceva: «Anche se dovessi morire con te, io non ti rinnegherò». Lo stesso dicevano pure tutti gli altri.
Marco 14,26-31

COMMENTO Famiglie della Visitazione:
Il v. 26 dà conto della fine della cena pasquale con il canto dei salmi previsti dal rito: ha inizio il racconto della Passione di Gesù. Il trasferimento verso il monte degli ulivi dà l’occasione a Gesù di preannunciare quello che sta per succedere. Tutti rimarrete scandalizzati (v. 27): il significato primitivo della parola “scandalo” è pietra su cui si inciampa e si cade. Gli eventi della passione di Gesù saranno una prova tremenda e nessuno dei discepoli sarà risparmiato. Segue la citazione dal libro di Zaccaria: Percuoterò il pastore e le pecore saranno disperse. Lo scandalo della croce, l’umiliazione profonda di Gesù, il suo essere trattato come un malfattore, l’essere esposto al pubblico disprezzo, tutte queste cose provocheranno tra i discepoli la fuga e la dispersione.
Ma, dopo che sarò risorto, vi precederò in Galilea: Gesù però preannuncia la sua risurrezione e una convocazione proprio là dove tutta la vicenda di Gesù e i suoi discepoli è iniziata.
Pietro, come è successo nel primo annuncio della passione, non accetta il discorso di Gesù e rivendica una sua solitaria resistenza agli eventi avversi annunciati da Gesù. Ma il Signore dice che tutti i suoi discepoli rimarranno scandalizzati e colpiti da eventi che porteranno alla dispersione del gregge loro affidato!
Tuttavia Gesù non li abbandonerà, e dopo la sua risurrezione li guiderà ancora, precedendoli in Galilea!
Pietro risponde affermando che se anche tutti si scandalizzeranno, egli rimarrà fedele.
Gesù demolisce impietosamente la reazione di Pietro: proprio tu, oggi, questa notte…tre volte mi rinnegherai (v. 30). L’insegnamento che Gesù dà nel breve passaggio dalla sala della cena pasquale al Getsemani si delinea molto chiaramente: la futura comunità dei credenti sarà quella che uscirà dallo scandalo della croce, dalla disfatta di ogni pretesa fiducia nelle proprie capacità di affermare la giustizia, dalla scoperta della propria debolezza. La sorte di Pietro sarà proprio quella di seguire Gesù nel martirio, ma non nei tempi e nei modi da lui previsti: la forza non gli verrà da sé stesso, ma dalla grazia che si può ricevere nella umiltà e nella conoscenza profonda dei propri limiti.
Dio vi benedica. E voi pregate per noi. Francesco, Giovanni e Giancarlo M.