35 Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava. 36 Ma Simone e quelli che erano con lui si misero sulle sue tracce. 37 Lo trovarono e gli dissero: «Tutti ti cercano!». 38 Egli disse loro: «Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!». 39 E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni.
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Questa annotazione sulla preghiera di Gesù mi sembra molto importante, perché ci dona alcune indicazioni preziose. “Al mattino presto quando ancora era buio” (ver.35): la preghiera precede la giornata che inizia. Sembra esserne il grembo prezioso. Anche il “luogo deserto” è da tenere in conto, come luogo che precede gli altri luoghi della giornata, e come memoria profonda di quel “deserto” che ha segnato l’incontro d’amore tra Dio e il suo popolo, e ha visto il meraviglioso dramma della relazione tra loro, nel cammino verso la Terra. Dunque, due annotazioni, una di tempo e una di luogo di grande rilievo per dire come il tempo e l’ambito della preghiera di Gesù precedano ogni altro evento e luogo. Ma la preghiera è il luogo e il tempo della sua relazione con il Padre! Dunque tutto inizia da tale relazione tra il Padre e il Figlio!
La ricerca forte e quasi veemente di Simone e di quelli che sono con lui (ver.36) ha un suo esito positivo: “Lo trovarono” (ver.37)! Mi piace pensare che la giornata inizi con questo trovare Gesù che prega!. La nostra preghiera non può essere che il nostro unirci alla sua preghiera. Ed è interessante quello che gli dicono: “Tutti ti cercano!”, perché proprio questo esige che ancor più si affermi il primato della relazione con il Padre. Anzi, Gesù reagisce dicendo: “Andiamocene altrove …”. Questo non significa un abbandono delle persone, ma il suo rimanere con loro e in loro per la potenza della predicazione!
L’annuncio del Vangelo genera il Vangelo nel cuore e nella vita di chi lo riceve! E’ dunque essenziale che Gesù predichi dove ancora questo non è avvenuto. L’annuncio evangelico è l’evento potente del dono della Parola! Chi riceve il Vangelo è chiamato ad essere a sua volta annunciatore del Vangelo. Testimone. Il Vangelo non è una dottrina! E’ il miracolo vivo del dono che Dio fa di Sé. Lo fa in Gesù, e lo compie in chi, accolto il Vangelo, ne diviene a sua volta annunciatore e testimone. “E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demoni”. Quello che Gesù compie diventa il compito di coloro che lo hanno accolto. Compito divino delle chiese e di ogni persona salvata e liberata da Lui.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
Dopo aver dormito alcune ore, Gesù si alza, “quando è ancora buio”, e si allontana per pregare. Ci impressiona questo suo prolungato stare e parlare con il Padre amato. – Tanti, oggi, imitano questo modo di fare e di pregare di Gesù, mentre altri (io sono tra quelli) devono accontentarsi di una preghiera modesta, incerta, debole… Sono di conforto le parole di Paolo: noi non potremmo nemmeno pregare, ma lo fa in noi lo Spirito come solo lui sa fare.