9 I suoi discepoli lo interrogavano sul significato della parabola. 10 Ed egli disse: «A voi è dato conoscere i misteri del regno di Dio, ma agli altri solo con parabole, affinché vedendo non vedano e ascoltando non comprendano.
Luca 8,9-10
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COMMENTO Lc 8,4-10
Subito dopo aver presentato i Dodici e le donne associati a Gesù nella sua opera di predicazione e annuncio del Regno di Dio, il vangelo descrive “una grande folla” e “gente da ogni città” che accorre a Gesù. E’ a questo punto che il Signore racconta la parabola del seminatore.
Non è senza importanza sottolineare come il seminatore, cioè il Signore, getti il suo seme dappertutto, anche se porterà frutto solo una piccola parte: tutta la creazione e tutta la storia sono sotto lo sguardo di amore e di salvezza del Signore, che tutto ha creato e tutto vuole salvare.
Anche noi, molte volte, possiamo avere l’impressione che resti infeconda molta parte che abbiamo visitato e amato. Tuttavia, comprendiamo che non possiamo mai decidere di non seminare là dove il terreno appaia evidentemente sterile. Come il Signore ha avuto compassione di noi e ci ha “seminati”, così anche noi, oggi stesso comprendiamo di non doverci assumere la responsabilità di abbandonare un terreno che ci appaia sterile e infecondo. Forse abbiamo sperimentato che quel terreno “sterile” aspettava un segno di misericordia.
Buona festa di San Tommaso apostolo e buona domenica. Dio ti benedica e tu prega per noi. Giovanni e Francesco