4 Poiché una grande folla si radunava e accorreva a lui gente da ogni città, Gesù disse con una parabola: 5 «Il seminatore uscì a seminare il suo seme. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada e fu calpestata, e gli uccelli del cielo la mangiarono. 6 Un’altra parte cadde sulla pietra e, appena germogliata, seccò per mancanza di umidità. 7 Un’altra parte cadde in mezzo ai rovi e i rovi, cresciuti insieme con essa, la soffocarono. 8 Un’altra parte cadde sul terreno buono, germogliò e fruttò cento volte tanto». Detto questo, esclamò: «Chi ha orecchi per ascoltare, ascolti!».
Luca 8,4-8

Conviene forse tener conto del ver.4 che sembra darci il motivo per il quale Gesù racconta questa parabola: la grande folla che si radunava e accorreva a lui! (ver.4).
In questo modo sembra che Egli voglia sottolineare che la potenza della sua Parola agisce non sui grandi numeri, ma nell’intimo del cuore!
Dico questo per l’enfasi con la quale si sottolinea tutta la parte di seme che va perduta: lungo la strada … calpestata … mangiata dagli uccelli … caduta sulla pietra … caduta tra i rovi e soffocata! (vers.5-7).
Solo la parte che cade sul terreno buono (ver.8) “germogliò e fruttò cento volte tanto”.
Dunque, un gran frutto, ma indipendente dalla quantità del seminato.
Resta che il seminatore sembra aver fatto bene la sua parte, senza spreco.
Ma il frutto si realizza e si manifesta nel piccolo e nel poco.
Mi affascina l’ipotesi che anche in questa immagine venga glorificato il “farsi piccolo” di Dio nella nostra piccolezza! E questo “farsi piccolo” è principio di una grande ed autentica quantità!
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
Che meraviglia sono le parabole di Gesù! Anche questa, nella semplice descrizione di un generoso seminatore e del diverso “destino” dei semi… Leggiamo al v.4 che Gesù “disse con una parabole”, attraverso una parabola: ma qual è il messaggio? cosa voleva dirci e comunicarci? E qui abbiamo una seconda meraviglia: è il sicuro e prodigioso progredire del Regno di Dio. Anche se una parte del seme non ha esito – semi calpestati sulla strada o inariditi tra le pietre o soffocati dalle erbacce – c’è un frutto centuplicato sul terreno buono. Per noi – credo – è la gioia di sapere che il Regno di Dio si sviluppa e cresce senza che nulla lo possa fermare.