36 Uno dei farisei lo invitò a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. 37 Ed ecco, una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, portò un vaso di profumo; 38 stando dietro, presso i piedi di lui, piangendo, cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di profumo. 39 Vedendo questo, il fariseo che l’aveva invitato disse tra sé: «Se costui fosse un profeta, saprebbe chi è, e di quale genere è la donna che lo tocca: è una peccatrice!». 40 Gesù allora gli disse: «Simone, ho da dirti qualcosa». Ed egli rispose: «Di’ pure, maestro». 41 «Un creditore aveva due debitori: uno gli doveva cinquecento denari, l’altro cinquanta. 42 Non avendo essi di che restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi di loro dunque lo amerà di più?». 43 Simone rispose: «Suppongo sia colui al quale ha condonato di più». Gli disse Gesù: «Hai giudicato bene».
Omelia dialogata messa Dozza 29.06.2021 Lc 7,36-43
Omelia d. Giovanni Nicolini da Campestrin 29.06.2021 Lc 7,36-43
COMMENTO
La diceria della “gente di questa generazione” di ieri su Gesù come “un amico di pubblicani e di peccatori” è una buona introduzione all’episodio evangelico di oggi: Gesù è ben più che “amico”, perché è il loro salvatore. Egli infatti cerca e dona la conversione! Un atteggiamento deteriore è solo occupato e preoccupato di denunciare il male, ma Gesù vuole molto di più: la salvezza del peccatore. Egli non ci vuole condannare come peccatori, ma ci vuole salvare. Per questo è molto efficace la citazione che Gesù fa al ver 32: “Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non avete pianto!”.
Per questo è molto potente l’incontro che egli fa con “una peccatrice di quella città” (ver. 37), che cerca il Signore per essere salvata. Il fariseo che osserva la scena trae la conclusione che Gesù non è un profeta, perché non riconosce e non denuncia la realtà di peccato di quella donna. Ma Gesù è venuto per salvare e per questo coglie in lei i segni del pentimento e della conversione: “stando dietro, presso i piedi di lui, piangendo, cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di profumo” (ver. 38). Quello che il fariseo coglie come un limite di Gesù diventa in Lui l’annuncio della salvezza. Proprio in quell’atteggiamento e in quel gesto di doloroso pentimento Gesù vede e proclama l’evento di salvezza che ella sta celebrando. Il gesto di questa donna celebra il pentimento che il Signore vede in lei e che annuncia a tutti noi.
Dio ti benedica e tu prega per noi. Giovanni e Francesco