1 Un sabato Gesù passava fra campi di grano e i suoi discepoli coglievano e mangiavano le spighe, sfregandole con le mani. 2 Alcuni farisei dissero: «Perché fate in giorno di sabato quello che non è lecito?». 3 Gesù rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? 4 Come entrò nella casa di Dio, prese i pani dell’offerta, ne mangiò e ne diede ai suoi compagni, sebbene non sia lecito mangiarli se non ai soli sacerdoti?». 5 E diceva loro: «Il Figlio dell’uomo è signore del sabato».
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Mi sembra particolarmente attraente e importante quel titolo sostanziale di “Figlio dell’uomo” che Gesù si attribuisce, e che diventa annuncio a tutta l’umanità, chiamata a riconoscersi, come Gesù e in Gesù, figlia di Dio!
Così, tutta l’antica legislazione ebraica diventa preparazione e profezia della salvezza che in Gesù viene donata all’intera umanità!
Quello che ancora rimaneva come nascosto e in attesa, ora viene pienamente rivelato e donato.
Oggi è bellissimo ascoltare la Parola di Dio in 1Samuele 21,1-7 alla luce di questa Parola che Dio ci dona! Così la Parola di Dio si rivela come messaggio divino di amore per l’umanità.
La rivelazione e l’azione di Dio hanno un fine assoluto e ben preciso: la salvezza dell’uomo e di tutta l’umanità!
Quello che poteva essere colto e interpretato semplicemente come “regola” religiosa, ora Gesù lo rivela come dono divino per la salvezza e il bene di tutta l’umanità!
E questo pone un interrogativo che sempre più avverto dentro di me: il cristianesimo – e dunque l’ebraismo! – è una “religione”?
E’ una “regola” per andare a finir bene?
Oppure è semplicemente e radicalmente il bene dell’umanità che Dio ci ha regalato attraverso la grande vicenda della profezia ebraica e della sua pienezza nella Persona e nell’opera – cioè nella Pasqua – di Gesù e di tutti noi?
La consapevolezza della mia enorme fragilità mi chiede di non togliere questo “punto interrogativo”!
Resta che sono felicissimo di essere cristiano … anche se sono certo di essere solo ai primi accenni della fede di Gesù.
E mi sembra di sapere anche quanto sia profonda la realtà del mio essere un peccatore.
Ma amato dal Signore.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
Diciamoci la verità: Gesù trasgredisce consapevolmente e volutamente la regola “numero uno” dell’ebraismo, quella del Sabato. Era considerata il comandamento principale perché Dio stesso l’aveva rispettata nell’opera della creazione. Di Sabato si poteva fare solo il piccolo percorso dalla propria casa alla sinagoga; Gesù e i suoi, invece, girano tra campi di grano, raccolgono e mangiano i chicchi delle spighe… E Gesù ricorda il caso di Davide e dei suoi compagni che mangiarono i pani sacri, “i pani dell’offerta”. Emergono così dall’episodio alcune belle certezze. Ecco la prima: il bene dell’uomo, i bisogni dell’uomo sono la regola suprema alla quale dobbiamo attenerci. Seconda “scoperta”: Colui che ha modificato e sconvolto vecchi valori e comportamenti ne aveva piena autorità: è Gesù, il Figlio dell’uomo, signore anche del sabato.