21 Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì 22 e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».
Seleziona Pagina
Nella modesta affermazione “Ed ecco…” del ver.21 è resa la Parola che alla lettera si direbbe “E avvenne che …”.
In questo “avvenimento” Luca afferma il battesimo di Giovanni come esteso a “tutto il popolo”.
Mi sembra che con questo si voglia vedere l’opera di Giovanni come il supremo evento profetico nella storia della Prima Alleanza.
E Gesù stesso viene presentato come battezzato nel popolo tutto battezzato: Egli è totalmente partecipe della storia che ha preceduto e profetizzato la sua venuta.
La missione del Battista è definitivamente compiuta! Ricordiamo che i versetti precedenti dicevano il gesto malvagio di Erode che lo fa rinchiudere in prigione.
L’opera del Battista è conclusa e così termina l’attesa e la profezia di Israele.
Entriamo dunque nel mistero e nell’opera di Gesù che ora viene rivelato e proclamato!
E’ la Parola che il Padre dice al Figlio: “Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento” (ver.22).
Ed è la solenne proclamazione dell’identità di Gesù!
E’ la sua investitura: “… e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, …”.
Sembra che questa comunicazione-comunione tra il Padre e il Figlio sia in certo modo comunicata a tutto il popolo che Giovanni ha battezzato!
Sembra che questo evento-parola sia il grande “titolo” di quello che il Vangelo rivelerà!
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
Luca non ci descrive il battesimo di Gesù: ce lo mostra, già battezzato, in preghiera e ci riferisce le parole “dal cielo”: “Tu sei il mio Figlio, l’amato…” E’ bello pensare che queste parole valgono oggi per tutti noi, figli amati dal Padre. E che meraviglia sapere che anche in noi Egli trova compiacimento! Dio si compiace dei suoi figli, li stima, li ama… L’immagine della colomba sta ad indicare la fedeltà dello Spirito, che – posto in noi il suo “nido” – non lo abbandona più.