19 Ma il tetrarca Erode, rimproverato da lui a causa di Erodìade, moglie di suo fratello, e per tutte le malvagità che aveva commesso, 20 aggiunse alle altre anche questa: fece rinchiudere Giovanni in prigione.
2 Commenti
Giovanni Nicolini
il 5 Giugno 2017 alle 07:58
Il terzo capitolo del Vangelo di Luca iniziava con l’elenco dei poteri mondani, e tra essi veniva citato Erode.
Oggi riceviamo la notizia dell’inevitabile duro conflitto tra potere mondano e profezia.
La profezia ebraica si caratterizza per la sua radicale opposizione all’idolatria, e dunque anche alla potenza idolatrica dei poteri mondani.
E’ interessante che oggi si citi in particolare il rimprovero di Giovanni per una vicenda che si potrebbe considerare un fatto privato privo di rifermenti all’esercizio del potere politico.
Ma la purezza e la profondità della profezia ebraica coglie il legame tra l’esercizio del potere e la realtà nuziale che lega il Popolo di Dio al suo Signore.
Il disordine e la violenza di Erode nella sua vicenda sentimentale-sessuale è simbolo di un potere idolatrico che contraddice e nega il vincolo di amore nuziale che lega la realtà e la storia di Israele al suo rapporto nuziale con Dio.
L’accusa del profeta suscita la reazione malvagia di Erode che a tutte le sue malefatte aggiunge ora questa suprema: far rinchiudere la voce profetica che vigila e veglia sulla storia del popolo eletto.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
Roberto
il 5 Giugno 2017 alle 16:36
Giovanni in prigione ci fa già vedere cosa il potere politico e religioso riserverà a Gesù. La Chiesa stessa non ha trattato molto bene tanti suoi profeti. Noi siamo contenti che i profeti di Dio non manchino e vogliamo ascoltarne le parole. Ne siamo grati.
Il terzo capitolo del Vangelo di Luca iniziava con l’elenco dei poteri mondani, e tra essi veniva citato Erode.
Oggi riceviamo la notizia dell’inevitabile duro conflitto tra potere mondano e profezia.
La profezia ebraica si caratterizza per la sua radicale opposizione all’idolatria, e dunque anche alla potenza idolatrica dei poteri mondani.
E’ interessante che oggi si citi in particolare il rimprovero di Giovanni per una vicenda che si potrebbe considerare un fatto privato privo di rifermenti all’esercizio del potere politico.
Ma la purezza e la profondità della profezia ebraica coglie il legame tra l’esercizio del potere e la realtà nuziale che lega il Popolo di Dio al suo Signore.
Il disordine e la violenza di Erode nella sua vicenda sentimentale-sessuale è simbolo di un potere idolatrico che contraddice e nega il vincolo di amore nuziale che lega la realtà e la storia di Israele al suo rapporto nuziale con Dio.
L’accusa del profeta suscita la reazione malvagia di Erode che a tutte le sue malefatte aggiunge ora questa suprema: far rinchiudere la voce profetica che vigila e veglia sulla storia del popolo eletto.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
Giovanni in prigione ci fa già vedere cosa il potere politico e religioso riserverà a Gesù. La Chiesa stessa non ha trattato molto bene tanti suoi profeti. Noi siamo contenti che i profeti di Dio non manchino e vogliamo ascoltarne le parole. Ne siamo grati.