44 Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». 45 Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture 46 e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, 47 e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. 48 Di questo voi siete testimoni. 49 Ed ecco, io mando su di voi colui che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall’alto». 50 Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. 51 Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva portato su, in cielo. 52 Ed essi si prostrarono davanti a lui; poi tornarono a Gerusalemme con grande gioia 53 e stavano sempre nel tempio lodando Dio.
Luca 24,44-53

Grazie al Signore per il meraviglioso cammino di questi mesi nel Vangelo secondo Luca! Ancora una volta Egli ha rinnovato per noi il dono sublime di una Parola antica, e ogni giorno sorprendentemente nuova!
E’ Gesù stesso che oggi ci parla al ver.44! E ci parla di cose che devono “compiersi”! Passato e futuro s’incontrano in un presente!
La “memoria” evangelica è non solo attualizzazione del passato, ma grembo del futuro!
Ascoltiamo queste Parole mentre con i Primi Vespri della Domenica entriamo nell’Avvento del nuovo anno liturgico.
La liturgia di questa Domenica è tutta raccolta intorno al mistero del tempo! E’ l’invito pressante a “vegliare” perché il Vangelo di Gesù è annuncio della fine dei tempi!
Il Vangelo che Luca ci ha donato è quella “fine del mondo” che non è morte, ma pienezza della vita!
La Pasqua di Gesù è fine di un tempo antico e risurrezione: è il tempo nuovo e finale!
Nel nome di Gesù “saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme” (ver.47).
A noi discepoli il Risorto dice: “Di questo voi siete testimoni” (ver.48).
Questo è il presente e il compiersi del Vangelo del Signore!
Non con le nostre forze, piccole e povere, potremo far questo: “Ed ecco, io mando su di voi colui che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finchè non siate rivestiti di potenza dall’alto” (ver.49).
Siamo oggi tutti insieme a Gerusalemme con grande gioia! (ver.52). Il cielo e la terra sono finalmente uniti insieme.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.