44 Era già verso mezzogiorno e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio, 45 perché il sole si era eclissato. Il velo del tempio si squarciò a metà. 46 Gesù, gridando a gran voce, disse: «Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito». Detto questo, spirò. 47 Visto ciò che era accaduto, il centurione dava gloria a Dio dicendo: «Veramente quest’uomo era giusto». 48 Così pure tutta la folla che era venuta a vedere questo spettacolo, ripensando a quanto era accaduto, se ne tornava battendosi il petto. 49 Tutti i suoi conoscenti, e le donne che lo avevano seguito fin dalla Galilea, stavano da lontano a guardare tutto questo.
Luca 23,44-49

Si fa buio in pieno giorno, il sole si eclissa: sono i segni con cui i profeti avevano annunciato “il giorno del Signore”. “In quel giorno farò tramontare il sole a mezzogiorno e oscurerò la terra in pieno giorno”, scrive per esempio Amos (8,9). Il Signore visita la terra e si manifesta proprio nell’avvenimento di un uomo che muore su una croce tra malfattori. Ormai non ci sono più barriere tra noi e Dio: il velo del tempio, che isolava e rendeva inaccessibile il Santo dei santi, è spezzato: tutti ora abbiamo accesso a Dio…, anzi, siamo diventati noi stessi il suo santuario. – Gesù, che doveva essere ormai senza fiato, riesce a “gridare a gran voce” perché tutti possano sentire: «Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito». Sono parole del Salmo 31, rivolte però non a Dio, bensì al Padre: a lui il Figlio dice per l’ultima volta nella sua esistenza terrena la sua piena fiducia e l’abbandono.