In quel tempo [i pastori] 16Andarono, senza indugio, e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, adagiato nella mangiatoia. 17E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. 18Tutti quelli che udivano si stupirono delle cose dette loro dai pastori. 19Maria, da parte sua, custodiva tutte queste cose, meditandole nel suo cuore. 20I pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Dio per tutto quello che avevano udito e visto, com’era stato detto loro.
21Quando furono compiuti gli otto giorni prescritti per la circoncisione, gli fu messo nome Gesù, come era stato chiamato dall’angelo prima che fosse concepito nel grembo.
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Desidero dedicare oggi la nostra attenzione su questa Parola, che mi sembra preziosa per noi che possiamo unirci a questo gruppo di poveri pastori che, avendo ricevuto nella loro notte di veglia l’annuncio angelico, ora vanno “in fretta” (la stessa fretta con la quale Maria si era recata da Elisabetta) e trovano Maria, Giuseppe e il bambino che giace (è un verbo che dice anche il giacere nella “morte”!) nella mangiatoia.
Mi piace qui notare con voi che tutti – anche noi poveri pastori – hanno qualcosa da dire di quello che hanno udito e visto, e ora udranno e vedranno ancora cose meravigliose che poi vorranno raccontare: anche noi chiediamo di poter festeggiare ogni giorno nel tempo che oggi ci trova nel nuovo anno, la meravigliosa maternità di Maria e a chiedere che anche in noi e da noi possa nascere questo meraviglioso Gesù.
Vedete come l’annuncio del Vangelo incessantemente cresce perché tutti ascoltano, tutti vedono e tutti dicono! Per questo, tutti sono felicemente stupiti di quello che adesso noi poveri pastorelli, possiamo dire di quello che è accaduto!
E Lei, la Mamma, custodisce tutte queste cose, sempre meditandole nel suo cuore: è la stessa comunità cristiana che, come una madre, per tutti custodisce e medita.
Chissà quante persone quest’anno riceveranno da ciascuno di voi notizie meravigliose: il Vangelo!
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.