5 Mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, disse: 6 «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta». 7 Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». 8 Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! 9 Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine». 10 Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, 11 e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo.
Luca 21,5-11

Ancora una volta il Signore ci dona la sua Parola perché possiamo entrare nella sapienza del tempo e dei tempi nei quali ci troviamo.
Da una parte – ai vers.5-6 – ci strappa dal pericolo di identificare la realtà profonda della vicenda umana con i segni positivi, e quindi facilmente ingannevoli, di una realtà finale positiva e definitiva.
Per questo Gesù ci avverte che di quello che oggi ci potesse sembrare segno e garanzia di una definitiva situazione luminosa “non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta” (ver.6). E questo contro un certo trionfalismo che non è mai bene per la vita cristiana!
Quello che oggi ci sembrasse positivo e forte non è ancora la realtà finale della creazione e della storia!
D’altra parte è altrettanto importante non lasciarsi convincere dai segni negativi della storia, interpretandoli come l’evento della fine: “Badate di non lasciarvi ingannare” (ver.8).
In tale frangente ci saranno coloro che si presenteranno come i protagonisti di tale fine dei tempi: ”Verranno nel mio nome – dice Gesù – dicendo. “sono io” e “il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro!”.
Credo che a noi non sia difficile cogliere la verità di un simile avvertimento spesso presente nei nostri luoghi e nei nostri tempi!
E anche i grandi eventi e le vicende disastrose del nostro tempo non ci devono ingannare e sconfortare: “ … non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine” (ver.9).
I vers.10-11 confermano tale avvertimento!
Mi permetto di concludere con questo pensiero: per noi la “fine del mondo” è Gesù!
E’ il suo Vangelo di salvezza e di pace: fine del dominio del male e della morte che nella potenza del suo amore divino Gesù assume nel suo sacrificio d’amore.
E inizio del tempo nuovo della riconciliazione, dell’amore e della pace: tale è l’annuncio e la testimonianza dei cieli nuovi e della terra nuova nella risurrezione del Signore Gesù Cristo.
La nostra stessa “vita nuova” in Lui è chiamata ad annunciare, pur nei drammi della storia e nella nostra condizione di poveri peccatori, tutta la potenza dell’amore misericordioso del Signore che fa nuove tutte le cose!
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
La descrizione che leggiamo nelle parole di Gesù sembra calzare perfettamente con i tempi in cui viviamo: ci annuncia “guerre e rivoluzioni”, “nazione contro nazione e regno contro regno, .. terremoti, carestie e pestilenze…” Pur sapendo che c’è tanto bene nel mondo, ci fa star male la sofferenza di tante persone e ci viene paura per quello che può succedere a noi, a tutti. Ma sono rassicuranti le parole di Gesù: “Non vi terrorizzate, … non è subito la fine”. Se nemmeno un passero muore senza che il Padre celeste lo sappia, possiamo fidarci di Lui e della sua cura noi che siamo suoi figli. – Dal Diario di Anna Frank: “Vedo che il mondo si trasforma in un deserto, sento sempre più forte il rombo che si avvicina, che ucciderà anche noi, sono partecipe del dolore di milioni di persone; eppure, quando guardo il cielo, penso che tutto tornerà a volgersi in bene, che anche questa durezza spietata finirà, e che nel mondo torneranno tranquillità e pace”. (15 luglio 1944)