1 In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. 2 Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. 3 Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città. 4 Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. 5 Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta. 6 Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. 7 Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio.
Omelia dialogata messa Dozza 12.05.2021 Lc 2,1-7
Omelia dialogata messa Sammartini 12.05.2021 Lc 2,1-7
Incontro condiviso su Jitsi Meet di Lc 2,1-7
COMMENTO
È molto interessante il confronto e quasi lo scontro tra la descrizione del grande censimento dell’impero e la modestissima vicenda di Giuseppe e di Maria e quindi della nascita del loro piccolo figlio. L’impressionante contrasto tra il mondo dei grandi poteri e questa piccola e povera famiglia è straordinario, ma ancor più questo mette in evidenza la diversità tra la fragilità e la negatività dei poteri mondani e il dono universale di amore divino e di salvezza nella piccola e povera famiglia di Nazareth, che a Betlemme riceve per la salvezza di tutta la creazione e di tutta la storia il piccolo bambino, che la mamma pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio (ver. 7).
Ci riempie di timore, ma speriamo sia timore di Dio, questo giudizio, che nasce dal contrasto tra la violenta potenza mondana e la povertà che custodisce il segreto della salvezza universale.
Il Bambino appena nato è il Figlio di Dio e il Salvatore del mondo.
Dio ti benedica e tu prega per noi. Giovanni e Francesco