24 Quando Gesù lo vide così triste, disse: «Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio. 25 È più facile infatti per un cammello passare per la cruna di un ago, che per un ricco entrare nel regno di Dio!». 26 Quelli che ascoltavano dissero: «E chi può essere salvato?». 27 Rispose: «Ciò che è impossibile agli uomini, è possibile a Dio».
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COMMENTO Lc 18,18-27
Già la domanda che quest’uomo ricco rivolge a Gesù ci prende per mano per un cammino di salvezza.
Dove, al ver. 18, si dice di questa vita eterna da “avere in eredità”, viene affermato che non si tratta di qualche cosa che possiamo conquistare, ma che solo possiamo ricevere in dono.
Gesù gli dà una risposta che ci regala un nuovo segno del dono che riceviamo da Dio: siccome quell’uomo l’ha chiamato “Maestro buono”, Gesù rifiuta tale appellativo dicendogli che solo Dio è buono.
Al ver. 20 Gesù gli ricorda i comandamenti della Legge ed egli gli risponde di averli osservati tutti “fin dalla giovinezza” (ver. 21). Allora Gesù gli annuncia che dunque una sola cosa manca a quest’uomo: dare tutto ai poveri per seguire Gesù.
Ma quest’uomo è “molto ricco” (ver. 23). Gesù gli risponde entrando nel suo problema: “Quanto è difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio. È più facile infatti per un cammello passare per la cruna di un ago, che per un ricco entrare nel regno di Dio!” (ver. 24-25).
Ma chi può compiere una simile scelta: “E chi può essere salvato?” (ver. 26). La risposta di Gesù è rivelazione del dono di Dio: “Ciò che è impossibile agli uomini, è possibile a Dio”. Tale è la definizione della salvezza: Dio vuole e compie per noi ciò che è “Impossibile agli uomini” (ver. 27)!
Dio ti benedica e tu prega per noi. Giovanni e Francesco