15 Gli presentavano anche i bambini piccoli perché li toccasse, ma i discepoli, vedendo ciò, li rimproveravano. 16 Allora Gesù li chiamò a sé e disse: «Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite; a chi è come loro, infatti, appartiene il regno di Dio. 17 In verità io vi dico: chi non accoglie il regno di Dio come l’accoglie un bambino, non entrerà in esso».
Luca 18,15-17

Il verbo reso al ver.15 con “gli presentavano”, può significare più semplicemente “gli portavano”.
Il verbo ha anche un significato liturgico in riferimento alla “presentazione delle offerte”.
Qui però la finalità di questo gesto è qualificata da quel “perché li toccasse” che sembra accentuare il significato di una semplice portare i bambini, forse da parte dei genitori o di altri famigliari … perché ricevano un tocco di benedizione-protezione del Signore.
Il rimprovero ai discepoli può assumere anche il significato più profondo del pericolo di una “distanza” dalla piccolezza del Signore da parte di chi volesse entrare in un contatto profondo con Lui!
E forse tale è il vero significato delle parole di Gesù che chiede loro di non impedire questo gesto!
E a questo punto non si tratta più solo di questi bambini che vengono “portati”, ma di tutti coloro che “vanno” da Lui: “Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite; a chi è come loro, infatti, appartiene il regno di Dio (alla lettera: “di loro infatti è il regno di Dio”!) (ver.16).
Il ver.17 esplicitamente identifica coloro che accolgono il regno di Dio come quelli che lo fanno “come l’accoglie un bambino”!
La piccolezza è nota essenziale e condizione assoluta per l’accoglienza del dono di Dio!
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.