20 I farisei gli domandarono: «Quando verrà il regno di Dio?». Egli rispose loro: «Il regno di Dio non viene in modo da attirare l’attenzione, 21 e nessuno dirà: “Eccolo qui”, oppure: “Eccolo là”. Perché, ecco, il regno di Dio è in mezzo a voi!». 22 Disse poi ai discepoli: «Verranno giorni in cui desidererete vedere anche uno solo dei giorni del Figlio dell’uomo, ma non lo vedrete. 23 Vi diranno: “Eccolo là”, oppure: “Eccolo qui”; non andateci, non seguiteli. 24 Perché come la folgore, guizzando, brilla da un capo all’altro del cielo, così sarà il Figlio dell’uomo nel suo giorno. 25 Ma prima è necessario che egli soffra molto e venga rifiutato da questa generazione.
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Mi sembra che il senso concreto della domanda che i farisei pongono a Gesù sia la possibilità e la realtà di un fatto e di una presenza umanamente verificabile.
Tale è forse il significato dell’espressione con la quale Gesù risponde loro al ver.20: “ … in modo da attirare l’attenzione” … e quindi di essere esplicitamente, addirittura “scientificamente”, mostrato e provato.
E’ una presenza che si dovrebbe provare con il poter affermare “Eccolo qui … eccolo là” (ver.21). E questo perché già ora, dice il Signore, “il regno di Dio è in mezzo a voi”!
Dunque è già presente!
Mi sembra si possa pensare alla realtà della fede e alla concreta presenza della vita di fede! E di carità!
Il regno di Dio non è dunque “verificabile” e “misurabile” come fosse il regno di Inghilterra o di Spagna, eppure è divinamente presente – perché è dono di Dio!
I vers.22-23 vogliono esprimere la prudenza evangelica che si rifiuta di identificare il regno di Dio con realtà ed eventi visibili e verificabili “qui … e là”.
Il regno è presente nella fede, nella carità e quindi nella vita dei discepoli, e della comunità di fede.
E magari, talvolta, anche fuori dalla comunità credente!
Per cui, aggiunge: “non andateci … non seguiteli!”. Mi viene in mente l’affermazione di un nostro arcivescovo del passato che diceva: “Se ti dicono che è apparsa la Madonna, non crederci. Se ti dicono che è veramente apparsa e ha detto delle cose, rispondi che non ce n’era bisogno, perché il Signore già parla nel suo Vangelo” …
Ci sarà infatti una presenza-manifestazione del “Figlio dell’uomo”, cioè del Signore Gesù! Ma è evento non misurabile e non umanamente prevedibile.
La fede è, mi sembra, “la presenza-assenza” di Dio nella creazione e nella storia.
La fede è vedere e vivere quello che umanamente non si vedrebbe e non si vivrebbe!
Ma è presente! E dunque in certo modo lo si vede e lo si vive.
Se avete possibilità di esprimere un po’ meglio o almeno un po’ meno peggio queste cose, vi chiedo di comunicarle per il bene mio e per quello di tutti quelli che riceveranno il mio sconclusionato messaggio..
Ho visto che i santi sono bravissimi a comunicare queste cose, come per esempio Santa Teresa del Bambino Gesù di cui stiamo leggendo gli scritti.
Dio ti benedica. E tu benedicimi. Tuo. Giovanni.
Viene talvolta anche a noi la domanda posta a Gesù dai farisei: «Quando verrà il regno di Dio?». Soprattutto quando viviamo vicende dolorose, drammatiche, e Dio sembra silenzioso, se non assente. Stupenda è la risposta di Gesù: il Regno non viene come un fatto osservabile (così la TOB), non ci sono segnali eclatanti…, ma intanto il regno di Dio è già in mezzo a voi. “E’ in voi”, traducono alcuni, sottolineando così la presenza operante di Dio nel nostro intimo; mentre dicendo che “è tra voi, in mezzo a voi”, viene sottolineato l’aspetto comunitario e universale: è tra gli uomini tutti che Dio intende “governare”, di tutti vuole avere cura, ha cura. A un certo punto ci sarà un’evidenza, una luce chiara, come quella della folgore nel cielo; ma colui che ci si mostrerà non è un Messia glorioso e potente, bensì “il Figlio dell’uomo”, un uomo perfetto nel dono della sua vita, che è passato attraverso la grande sofferenza e il rifiuto.