9 Ebbene, io vi dico: fatevi degli amici con la ricchezza disonesta, perché, quando questa verrà a mancare, essi vi accolgano nelle dimore eterne. 10 Chi è fedele in cose di poco conto, è fedele anche in cose importanti; e chi è disonesto in cose di poco conto, è disonesto anche in cose importanti. 11 Se dunque non siete stati fedeli nella ricchezza disonesta, chi vi affiderà quella vera? 12 E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darà la vostra? 13 Nessun servitore può servire due padroni, perché o odierà l’uno e amerà l’altro, oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire Dio e la ricchezza». 14 I farisei, che erano attaccati al denaro, ascoltavano tutte queste cose e si facevano beffe di lui. 15 Egli disse loro: «Voi siete quelli che si ritengono giusti davanti agli uomini, ma Dio conosce i vostri cuori: ciò che fra gli uomini viene esaltato, davanti a Dio è cosa abominevole. 16 La Legge e i Profeti fino a Giovanni: da allora in poi viene annunciato il regno di Dio e ognuno si sforza di entrarvi. 17 È più facile che passino il cielo e la terra, anziché cada un solo trattino della Legge. 18 Chiunque ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio; chi sposa una donna ripudiata dal marito, commette adulterio.
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COMMENTO
L’espressione “disonesta ricchezza” del ver. 9 è propriamente “ricchezza dell’ingiustizia”; l’invito è dunque quello di riscattare l’ingiustizia. Questo avviene quando la ricchezza viene in certo modo riscattata dalla carità. Il testo quindi non si limita a condannare l’ingiustizia, ma la riscatta facendone occasione e fonte di carità. Sembra così esserci una possibilità di conversione della ricchezza facendone la fonte della carità fraterna. Questa è la via per riscattare la violenza della ricchezza con il bene della carità. E’ molto interessante questo coraggio di dare una possibilità di riscatto anche alla ricchezza: si può essere “fedeli nella ricchezza altrui” (ver. 12). E’ interessante dunque che il Signore non si limiti a condannare l’ingiustizia della ricchezza, ma ne chieda la conversione nella ricchezza della carità.
Dio ti benedica e tu prega per noi. Giovanni e Francesco